«La terapia funzionerà veramente?». Questa è la domanda che ogni pazienti si pone, più o meno consapevolmente, all’inizio di un percorso di psicoterapia. E’ una domanda legittima e carica di aspettative e dubbi. Addirittura questo dubbio può influenzare in positivo o in negativo l’inizio del percorso terapeutico. Meglio provare a chiarire alcuni aspetti, anche sul concetto stesso di «cambiamento».
Guardarsi dentro
Un giusto punto di partenza per comprendere meglio cosa aspettarsi dalla psicoterapia è in una frase che Galileo Galilei amava ripetere: non puoi insegnare qualcosa ad un uomo. Puoi solo aiutarlo a scoprirla dentro di sé. «Ritengo che questa frase possa essere la sintesi di ciò che fa il processo di cambiamento della psicoterapia», spiega lo psicologo Diego De Luca. «Fin dall’inizio del percorso i pazienti possono chiedere aiuto ed essere anche molto motivati alla psicoterapia, ma si aspettano che i sintomi prima o poi scompaiano senza che ciò implichi un cambiamento in loro. Altre volte arrivano con l’idea che la personale difficoltà dipenda dalla sfortuna e quindi ci si aspetta un miracolo dal “mago” psicoterapeuta ma ovviamente le cose non stanno proprio in questi termini».
Disposti a cambiare
Lo specialista chiarisce che se si vuole veramente riuscire a migliorare le proprie condizioni è fondamentale essere disposti a cambiare.
«Tutti abbiamo paura di cambiare – dice De Luca – perché ciò che non conosciamo ci spaventa e non è sotto il nostro controllo, tuttavia non si può pensare di eliminare le nostre difficoltà rimanendo gli stessi. Cambiare in questo senso significa lasciare da parte alcuni vecchi schemi di pensiero e comportamento e acquisire chiavi di lettura della realtà. Modificare il nostro modo di pensare è molto difficile ed implica un lavoro quotidiano e molte energie. Questo vuol dire che è la persona stessa l’artefice del proprio cambiamento e che quindi è coinvolto attivamente in quello che sta accadendo».
Crescita e maturazione
E’ importante ricordare che ogni persona cambia con il proprio ritmo. Il processo del cambiamento non può essere accelerato dallo psicoterapeuta, né il terapeuta può aspettarsi che la persona diventi qualcosa che non è. «In sintesi, la psicoterapia promuove un processo di crescita e maturazione, all’interno di una relazione terapeutica efficace nella quale il terapeuta promuove e favorisce nel paziente la consapevolezza e lo stimola verso nuove possibilità. La guarigione corrisponde all’uscita dal copione, attraverso la presa di coscienza delle proprie modalità di azione nel mondo e del permesso che il cliente può darsi direzione del cambiamento desiderato. Cambiare è faticoso: seppur doloroso spesso è più semplice restare dove si è, come si è. Ma chi si dà la possibilità di investire su se stesso “lotterà” e “otterrà” il germoglio della propria crescita personale che farà parte della sua nuova storia».