Dopo Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Toscana, ora anche il Piemonte ha recepito le linee guida nazionali per la pet therapy e gli interventi assistiti con gli animali (Iaa) sulla base dell’accordo siglato tra governo, regioni e province autonome.
In Piemonte, una legge relativa a questo ambito medico esiste già dal 2010, ma la nuova normativa introduce alcune specificità: fissa precisi requisiti per le strutture, prevede una formazione specifica per gli operatori, prevede l’aumento del servizio già esistente, dando il via alla creazione di nuovi centri specializzati e all’assistenza domiciliare.
Gli animali possono avere un ruolo determinante nel curare le persone da alcune patologie o alleviare i sintomi di diversi disturbi; il rapporto che si instaura tra uomo e animale ha infatti un elevato valore terapeutico. Ecco allora che si ricorre ai cani per aiutare pazienti autistici o minori con difficoltà comportamentali e relazionali, il contatto con i gatti offre invece benefici soprattutto nei casi di ansia e forte stress, cavalli e asini vengono utilizzati soprattutto con persone che soffrono di disabilità fisiche mentre i conigli sono adatti a chi soffre di problemi psicologici per facilitare le relazioni interpersonali.
Con la nuova normativa, la sanità piemontese punta a dare continuità a questi interventi già esistenti ma finora piuttosto episodici e a carattere sperimentale. Ora, l’assistenza ai pazienti con gli animali potrà essere effettuata presso centri specializzati o presso strutture pubbliche o private in possesso dei requisiti richiesti, come ospedali, case di riposo, comunità per minori e istituti scolastici.