Una giornata da dimenticare, quella di oggi, per i pazienti che avevano programmato esami di laboratorio. La categoria ha infatti aderito alla protesta indetta da Snabilp Federbiologi e tante altre sigle sindacali nel segno dello slogan “chiudere un giorno per non chiudere per sempre”. La volontà è quella di opporsi al nuovo nomenclatore tariffario per le prestazioni specialistiche e ambulatoriali, che dovrebbe entrare in vigore dal 1° aprile e contro il quale, negli ultimi mesi, si sta registrando una vera e propria levata di scudi da ogni regione.
Strutture in crisi
Elisabetta Argenziano, presidente di Snabilp Federbiologi, parla di un provvedimento insostenibile, sia per il pubblico che per il privato accreditato. “Un provvedimento che, se applicato, avrà gravi conseguenze economiche per circa 8.000 strutture sanitarie, con la perdita di centinaia di migliaia di posti di lavoro e il concreto rischio del tracollo dell’intero sistema di assistenza pubblica”. La protesta vede oggi a Roma un incontro tra tutte le categorie della specialistica del territorio e gli esponenti del Governo «per cercare di ottenere un dietrofront rispetto allo scellerato provvedimento.
Disagi
Il nuovo nomenclatore, infatti, prevede, tra l’altro, un notevole ribasso del costo delle prestazioni e taglia i rimborsi attuali fino al 70% per i laboratori di analisi cliniche convenzionati col Servizio Sanitario Nazionale. “Una riorganizzazione – conclude Argenziano – che non porterà alcun beneficio economico al sistema sanitario, ma causerà un drammatico impoverimento del tessuto sociale ed economico. Tutto ciò, senza considerare i disagi per i cittadini/pazienti che vedranno calare ancor più le capacità di risposta nei confronti delle loro istanze di salute e allungare ulteriormente le liste d’attesa. L’ennesimo colpo a una sanità già in grande affanno soprattutto in Campania e in tutto il Mezzogiorno”.
Lo slogan
Alla manifestazione a Roma Federbiologi ha scelto di aderire con una folta rappresentanza di iscritti: tanti specialisti che mercoledì chiuderanno i centri sanitari in segno di protesta. Ecco perché oggi molti cittadini che si recheranno negli studi diagnostici e nei laboratori di analisi aderenti troveranno affisso il cartello “Chiudere un giorno per non chiudere per sempre”.