E’ curioso che nel 2020, a Napoli non in una città teatro di guerra, la preoccupazione maggiore in campo sanitario sia quella di tenere al sicuro medici e infermieri. Tant’è, oggi l’ASL Napoli 1 Centro ha presentato il pacchetto di misure destiate a contrastare il fenomeno delle aggressioni ai camici bianchi, o meglio ai giubbotti rossi del 118. Le misure si sono rese necessarie perché già da mesi si registra a Napoli un’escalation delle aggressioni ai danni di quanti sono chiamati a salvare vite. Spesso i medici, gli infermieri e gli autisti del 118 diventano bersagli umani, non importa che siano uomini o donne, l’imperativo è picchiare duro. Sfogare la frustrazione e la rabbia, o semplicemente dare sfogo alla bestialità di una vita senza regole.
TECNOLOGIE
Oggi il manager dell’ASL Napoli 1 Centro Ciro Verdoliva, che da tempo lo aveva annunciato, ha tenuto fede alla promessa di introdurre tecnologie adatte a contrastare il fenomeno. Si parte da cash cam e body cam. Il sistema permette di registrare le immagini su tutti i lati dell’ambulanza e dalla “visione operatore” con l’archiviazione delle immagini per 7 giorni.Le immagini possono essere viste – in caso di allarme – in diretta dalla Centrale Operativa 118 e dalle Sale Operative Forze dell’Ordine. Il fleet security management consente invece una gestione sicura delle flotte (parco auto). Il sistema consente il monitoraggio dell’intera flotta ambulanze attraverso dei sensori di bordo, grazie ai quali è possibile raccogliere una serie di dati telemetrici. In particolare è collegato con la centrale operativa alla quale trasmette in modo continuo la posizione GPS del mezzo. Il pulsante mayday il personale di bordo può attivare in tempo reale l’allarme che arriva in centrale. Quest’ultima si allerta ed è in grado di individuare la posizione del mezzo e quindi attivare la visione delle immagini, entrare in contatto con gli operatori e lanciare l’allarme alla Sala Operativa Forze dell’ordine. Anche nei pronto soccorso è stato previsto un pulsante rosse che collega direttamente le strutture San Paolo, Loreto Mare, Pellegrini, San Giovanni Bosco, Ospedale del Mare, Capilupi e PS Veterinario al Frullone con la Sala Operativa della Polizia di Stato. Gli ospedali Loreto mare, dei Pellegrini sono collegati con la Sala Operativa del Comando provinciale dei Carabinieri. Insomma, un vero e piano anti-aggressioni, alla presentazione del quale ha preso parte anche il presidente della Giunta Regionale Vincenzo De Luca.
CAMBIO DI PASSO
Proprio Vincenzo De Luca ha commentato: «Siamo partiti un anno fa per questo obiettivo delle telecamere per il 118. Abbiamo acquistato le ambulanze, i sistemi di videosorveglianza e oggi possiamo dire con una punta di orgoglio che abbiamo messo in servizio la prima ambulanza pienamente attrezzata per il controllo esterno, per il controllo interno e con un pulsante di collegamento con le centrali della polizia e dei carabinieri oltre che con un sistema di geolocalizzazione per cui sappiamo in ogni istante dov’è l’ambulanza e da dove chiede soccorso. Abbiamo garantito condizioni ottimali di sicurezza per il nostro personale. Questo progetto è partito a febbraio prima degli ultimi episodi. Chiariamo che le aggressioni nei pronto soccorso e sulle ambulanze ci sono in tutta Italia, anche se ovviamente quando succede una cosa del genere a Napoli fa più notizia. È chiaro che qui abbiamo avuto più episodi, ma è un problema generale».