Anche se le temperature sono ancora variabili, la primavera avanza e porta con sé le allergie stagionali. Secondo i dati di una ricerca di Assosalute, l’Associazione nazionale farmaci di automedicazione, ne soffrono molte più persone di quanto ci si potrebbe aspettare: si parla del 45% circa degli italiani, una percentuale di cui fanno parte in particolare i più giovani.
Quest’anno, le restrizioni per la pandemia COVID-19 hanno costretto molte persone a trascorrere più tempo in casa. In questo caso l’allergia ai pollini potrebbe manifestarsi in modo differente. Ne ha parlato il professor Enrico Heffler, specialista del Centro di medicina personalizzata: Asma e allergologia di Humanitas e docente di Humanitas University. Gli allergici ai pollini che, per via delle restrizioni previste, passano più tempo in casa rispetto agli scorsi anni e all’aperto indossano la mascherina (che operando da filtro protegge le vie respiratorie), potrebbero soffrire meno dei disturbi legati all’allergia primaverile, sottolinea lo specialista. Un elemento fondamentale dal quale dipende l’allergia stagionale è infatti l’ambiente che si frequenta. L’aria aperta nella stagione dei pollini diventa problematica per un italiano su due. Alcuni allergeni però sono presenti anche in casa, dove il 20,3% degli italiani sviluppa i sintomi più comuni delle allergie, e i luoghi chiusi e affollati, come per esempio palestre o locali, dove i sintomi si manifestano per il 17,4% della popolazione.
Allergie: perché insorgono
L’allergia è una reazione anomala del sistema immunitario che, percependo alcune sostanze come dannose per l’organismo (anche se in realtà non lo sono), inizia a produrre anticorpi in maniera eccessiva. Nelle reazioni allergiche vengono coinvolti sia organi, sia tessuti, in particolare le vie aeree inferiori, la pelle, le mucose del naso e gli occhi. Quando l’organismo entra in contatto con la sostanza ritenuta erroneamente dannosa, viene scatenata una reazione immunitaria causata dall’incontro degli allergeni con gli anticorpi. Vengono quindi rilasciati dei mediatori chimici, come per esempio l’istamina, che causano i sintomi dell’allergia. Questi possono variare da una lieve irritazione fino all’anafilassi, fino a una grave reazione allergica che può significare un rischio per la vita. Chi soffre di allergia dovrà avere una terapia adeguata al proprio caso – spiega lo specialista.
Gli allergeni
Gli allergeni possono essere presenti nell’aria (come per esempio i pollini, i peli d’animale, gli acari della polvere e le muffe), in diversi tipi di alimenti (in particolare uova, latte, pesce, crostacei, arachidi, noci, grano e soia), nei farmaci, ma anche nel siero rilasciato dalle punture degli insetti come le api o le vespe e ancora diversi tipi di sostanze potenzialmente irritanti come il lattice e il nichel. I luoghi frequentati più spesso o in cui si trascorre più tempo possono far individuare le cause dell’allergia. Passando più tempo in casa è possibile che acari, pelo di gatto e cane favoriscano una sensibilizzazione. Così l‘inquinamento: per esempio i bambini che vivono al primo piano possono sviluppare asma e allergie con più probabilità.
Prevenzione
Alcuni accorgimenti aiutano ad alleviare i sintomi delle allergie. In casa l’esperto consiglia di tenere le finestre chiuse nelle ore centrali della giornata, e procedere al ricambio d’aria al mattino presto o la sera tardi, quando c’è una minore concentrazione di pollini nell’aria. Inoltre, fare uso del deumidificatore, asciugare le pareti della doccia per far sì che non si formino muffe, lavare spesso tappeti, tende e pavimenti e cambiare frequentemente le lenzuola. Utilizzare per cuscini e materassi delle specifiche fodere antiacaro. Evitare inoltre i materiali che attirano la polvere, preferendo nell’acquisto dei mobili vinile, legno, metallo e pelle. Lavare gli animali domestici una volta alla settimana per eliminare gli allergeni presenti nel loro pelo. Non usare l’aspirapolvere se il modello non è fornito di filtri specifici e se possibile evitare il contatto con tappeti, moquette, tappezzerie e peluche.
In ufficio è importante arieggiare l’ambiente all’arrivo ed evitare di aprire le finestre durante il resto della giornata. Evitare di entrare in contatto con piante e fiori. Premurarsi che l’ufficio sia pulito dalla polvere per evitare le allergie da acari.
Negli spazi aperti, evitare posti come parchi e giardini, che presentano un’alta concentrazione pollinica. L’ideale è scegliere per una gita luoghi marini o montani. Evitare di uscire nelle ore centrali o più calde della giornata (quando c’è una maggiore concentrazione pollinica) o nei primi momenti di un temporale, in cui la pioggia facilita il rilascio di allergeni da pollini. Preferire la respirazione con il naso, che al contrario della bocca è capace di trattenere parte degli agenti presenti nell’aria. Controllare i calendari informativi sulla presenza di polline, per sapere in quali periodi dell’anno fare più attenzione. Se si utilizza la bicicletta o il motorino fare uso di mascherina e occhiali da sole, possibilmente di tipo avvolgente. In automobile, se presente, fare uso del filtro antipolline ed evitare di tenere i finestrini aperti.