I primi mille giorni di vita possono influenzare la salute e il benessere di ciascuno. Gli esperti la chiamano la teoria dei primi 1.000, perché misura ciò che succede nel periodo che va da prima del concepimento al secondo anno di età. In questo lasso di tempo, l’ambiente esterno riesce a condizionare i nostri geni e incide sul loro funzionamento. Se ne parla nel nuovo numero di A Scuola di Salute, il magazine digitale a cura dell’istituto Bambino Gesù per la Salute, diretto da Alberto G. Ugazio. Un vademecum su come affrontare al meglio questi primi fatidici 1000 giorni, anche con consigli pratici. L’Ospedale della Santa Sede ha da tempo sviluppato la piattaforma Mammainforma, dedicata proprio a questo periodo cruciale per la salute di ogni bambino. Non è solo il patrimonio genetico ereditato dai genitori a influire su quello che sarà lo stato di salute futuro del bambino e, poi, dell’adulto, ma anche l’ambiente che lo circonda, a partire da prima del concepimento. Lo stile di vita dei futuri genitori, infatti, influisce sugli ovociti della mamma e sugli spermatozoi del papà e condizioneranno il funzionamento dei geni del bambino. Dopo il concepimento gli stimoli esterni continuano a influenzare il feto attraverso l’utero della madre e, dopo la nascita, direttamente dall’ambiente in cui vive il bambino.
COMPORTAMENTI
L’ambiente intorno al bambino, le persone che lo circondano e perfino gli stimoli psicologici sono in grado di regolare il funzionamento dei geni, di “spegnerne” alcuni e di “accenderne” altri, di rallentarne il funzionamento o di accelerarlo. Si parla di “primi mille giorni” perché è in questo periodo di tempo, dal concepimento fino ai due anni di età, che si forma gran parte dell’organismo. E proprio perché “in via di costruzione”, è più facile modificarlo, adattarlo all’ambiente. Nel gergo scientifico si dice che nei primi periodi di vita l’organismo è plastico, cioè è più facilmente malleabile. Il comportamento della mamma durante la gravidanza è sicuramente un fattore centrale: alimentazione, esercizio fisico e assenza di stress sono tutti elementi che influenzeranno in modo estremamente importante lo sviluppo del sistema nervoso e la programmazione fetale, cioè la programmazione della funzione di tutti gli organi del feto.