In America, nello stato della California, da oggi il caffè dovrà avere l’etichetta che informa sul ‘rischio cancro’. La causa risiede in alcune sostanze chimiche che vengono prodotte durante la preparazione. Insomma, esattamente come avviene già per le sigarette, anche le bevande come il caffè dovranno avere la dicitura che avverte dei rischi per la salute. A stabilirlo è stato un giudice al termine di una causa contro Starbucks e altre società, accusate di aver violato la legge dello stato che obbliga a mettere in guardia i consumatori sulla presenza di sostanze chimiche nei prodotti che possono causare il cancro. Nel caso del caffè, durante la torrefazione ad alte temperature viene prodotta una sostanza chiamata acrilammide, la quale fa parte della lista di quelle considerate cancerogene. La sostanza si forma naturalmente, quindi, negli alimenti ricchi di amidi e asparagina durante la cottura oltre i 120°: ad esempio nel pane tostato, in prodotti da forno, patate fritte, patate al forno, caffè e sostituti del caffè. L’Efsa (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) ha stilato un rapporto in cui valuta i livelli di acrilammide e di altre sostanze nocive nel cibo (2015-2016). Questa sostanza aumenterebbe il rischio di sviluppare mutazioni genetiche e tumori.
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