Sono in tutto 50 i tamponi che la ASL Napoli 1 Centro ha effettuato al campo Rom nei pressi della Circumvallazione esterna di Napoli dopo che nei giorni scorsi una giovane donna in gravidanza era risultata positiva al Covid. L’azienda sanitaria locale ha messo in piedi una delle più stringenti indagini epidemiologiche delle ultime settimane, andando direttamente nel campo per comprendere quali contatti potesse aver avuto la giovane donna prima di scoprire la positività virus. In questo modo l’Asl ha potuto definire una stretta convivenza della donna oltre che con il marito, con altre 10 persone che sono state tutte prontamente sottoposte a tampone. Dai controlli fatti solo 2 unioni in un primo momento sono risultati positivi al Covid (il marito e lo zio della donna), gli altri 9 tamponi hanno dato esito negativo.
NUOVE INDAGINI
Il giorno successivo gli uomini dell’Asl Napoli 1 Centro sono riusciti però a sapere che nel campo erano arrivati nuovi ospiti. Così, dopo aver acquisito nuove informazioni sugli spostamenti di alcuni familiari della giovane donna, l’indagine epidemiologica è stata ampliata e sono stati eseguiti ulteriori 11 tamponi, dei quali 3 sono risultati positivi. In particolare, a risultare positivi sono stati proprio i tamponi eseguiti nei confronti di familiari del marito della giovane donna dalla quale tutto ha avuto origine. I tamponi ai tre familiari della giovane donna sono stati eseguiti al loro arrivo a Napoli, i tre erano giunti durante la notte, in auto, direttamente dalla Serbia. Così, proprio durante la notte l’Asl Napoli 1 Centro ha provveduto ad esaminare altri 29 tamponi eseguiti in serata, sempre in linea con il concetto di contact tracing. Tutti i tamponi sono risultati negativi ma resta alta l’attenzione sullo stato di salute dei positivi che ad oggi continuano ad essere asintomatici. Il campo Rom è certamente uno di quei luoghi nei quali il Covid può trovare terreno fertile, conta una popolazione di circa 450 persone delle quali 30 bambini con meno di 2 anni. Ecco perché il monitoraggio e la sorveglianza continuano sul campo grazie al personale dell’Asl Napoli 1 Centro e già ieri sono state distribuite le mascherine della Regione sia agli adulti che ai più piccoli.
CHIUSURE
Intanto, con una nuova ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza l’Italia ha previsto il blocco dei voli aerei, dei treni e di tutti gli altri mezzi di trasporto per il collegamento da e per la Serbia, il Montenegro e il Kosovo, i tre Paesi aggiunti alla lista di quelli a rischio per la pandemia da Covid-19, che già comprendeva 13 nazioni. Attualmente lo stop riguarda dunque 16 paesi: Armenia, Bahrein, Bangladesh, Brasile, Bosnia Erzegovina, Cile, Kuwait, Macedonia del Nord, Moldova, Oman, Panama, Perù, Repubblica Dominicana, Serbia, Montenegro e Kosovo.