La pandemia non ferma la festa delle famiglie
Le restrizioni causate dalla pandemia da Covid 19 non fermano la Festa delle Famiglie. Piazze, giardini e strade di tutta Italia si tingeranno ancora dei colori dell’arcobaleno come occasione di impegno politico e visibilità per tutte le famiglie a prescindere da come siano composte. Una manifestazione, ancorché virtuale, per denunciare anche il vuoto normativo che pesa sulle famiglie omogenitoriali.
«Da dieci anni a questa parte – spiega Gianfranco Goretti, presidente di Famiglie Arcobaleno, associazione di genitori omosessuali nata con lo scopo di promuovere i diritti civili delle famiglie omogenitoriali e organizzatrice della manifestazione – tutto il Paese ha imparato a conoscere questa giornata pensata nel mese di maggio in occasione dell’International Families Equality Day. A causa delle restrizioni, purtroppo, sarebbe impossibile pensarla come è accaduto finora. Così – prosegue – con il sostengo di molti, che ringrazio a nome di tutta l’associazione, abbiamo pensato a un modo diverso per far risuonare le nostre rivendicazioni, soprattutto in un momento come questo dove le famiglie con due papà o con due mamme non hanno gli stessi diritti di tutti gli altriperché per lo Stato i nostri figli hanno solo un genitore legalmente riconosciuto».
IN RADIO
L’associazione ha messo a punto un programma di respiro nazionale che prevede due spot radiofonici e il lancio di un video per sfogliare l’album dei ricordi. «Il nostro obbiettivo – spiega ancora il presidente che lancia anche l’hashtag #FAnonsiferma – è farci conoscere, mostrare chi siamo, come viviamo, raccontare le nostre storie, le nostre quotidianità. Con chiarezza, orgoglio, trasparenza, a viso aperto. Perché questo è il modo migliore per disarmare pregiudizio e ignoranza». Gli spot saranno trasmessi in tutta Italia grazie all’aiuto di decine di emittenti locali e nazionali a maggio, con la volontà di richiamare l’attenzione sulle famiglie omogenitoriali. Il progetto è nato dalla collaborazione con l’agenzia Leo Burnett, che si è unita all’associazione per creare una campagna che mettesse l’accento sul fatto che esistono famiglie con due mamme o due papà, ma alle quali sono ancor oggi negati diritti e doveri che invece le altre famiglie hanno. «Siamo stati molto contenti di collaborare con l’associazione mettendo a disposizione la nostra creatività per questa importante operazione di sensibilizzazione per un problema che troppo spesso passa inosservato», racconta nella nota Romeo Repetto, CEO di Leo Burnett. Le due versioni dello spot da 30 secondi, a cui hanno lavorato speaker professionisti, si chiudono con lo slogan “Le famiglie sono tutte uguali ma i diritti no”.
ALBUM DEI RICORDI
«Al comunicato radio, con il quale contiamo di entrare nelle case di milioni di italiani – anticipa Goretti – abbiamo pensato di affiancare un video, che sarà pubblicato sul web il 10 maggio, giorno in cui si sarebbe dovuta tenere la manifestazione, con le immagini più significative di tutte le passate edizioni della Festa delle Famiglie».
Il video si apre con una poesia di Gianni Rodari, di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita e al cui straordinario lavoro dedicato all’infanzia la Festa delle Famiglie si sarebbe ispirata per le tante attività che si sarebbero organizzate in giro per l’Italia in assenza di restrizioni.
La solidarietà
Ultima, ma non certo in ordine di importanza, anche l’idea di effettuare una donazione a sostegno di progetti che combattono la povertà educativa. «A breve individueremo il soggetto a cui fare una donazione – conclude Goretti –, nell’ottica della solidarietà, della comunanza di valori e di iniziative legati ai minori».