Abuso di alcol. Cosa si rischia a lungo andare?
Il 20% dei giovani tra 11 e 17 anni fa abuso di alcol, mentre il 17% dei ragazzi tra 18 e 24 anni pratica il Binge Drinking, una moda che prevede “il bere al solo scopo di ubriacarsi”. Una tendenza dai risvolti gravissimi per la salute, soprattutto se si considera che in giovane età l’organismo è ancora in grado di metabolizzare completamente l’alcol. L’alcol ha effetti diretti su molti organi, in particolare su fegato e sistema nervoso centrale, creando una dipendenza superiore perfino alle droghe illegali più conosciute.
Il rischio aumenta in gravidanza. L’Organizzazione Mondiale della Sanità conferma che dopo 40-60 minuti dall’assunzione di bevande alcoliche da parte della madre, il feto raggiunge la stessa concentrazione di alcol nel sangue.
I rischi della “Sindrome feto alcolica” sono: deficit della crescita pre e/o postnatale, anomalie cranio-facciali, disfunzioni del sistema nervoso centrale.
Alcol e guida
Il 30% degli incidenti stradali è causato dall’ abuso di alcol. Mettersi alla guida dopo aver bevuto oltre limiti, significa guidare con un’alterazione della percezione delle capacità cognitive e un rallentamento dei riflessi. Il codice della strada non lascia dubbi: il limite legale di alcolemia (concentrazione di alcol nel sangue) alla guida non deve superare 0,5 g. per litro. Invece 0 g è il limite alcolemico per i guidatori sotto 21 anni di età o patentati da meno di tre anni per i guidatori professionali.
Bere si può, ma responsabilmente.
Per limitare il rischio di superare il limite consentito, basta anche solo seguire semplici accortezze, come ad esempio bere solo durante i pasti e mai a digiuno. Privilegiare le bevande a bassa gradazione alcolica (birra e vino), non mescolarle tra loro e limitare i superalcolici. Fare attenzione all’interazione tra farmaci e alcol. Il bere moderato è una pratica socialmente accettata e fa parte di un rituale di socialità, ma l’eccesso di alcol può avere conseguenze gravissime sulla salute. Le linee guida condivise dalla maggior parte della comunità scientifica indicano dei limiti entro i quali il consumo di alcol si può considerare moderato: 2-3 unità alcol alcoliche (36 g) giornaliere per gli uomini; 1- 2 unità alcolemica (24 g) giornaliere per le donne. Una unità alcolica 12 g giornaliere per gli ultrasessantacinquenni. 0 unità alcoliche per i ragazzi sotto i 16 anni. Un’unità alcolica corrisponde a 12 g di etanolo, cioè circa quello contenuto in una lattina di birra da 33 cl., o in un bicchiere di vino da 125 cc., oppure in un bicchierino di superalcolico da 40 cc.
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