Vaccino contro il Coronavirus: al via la sperimentazione sull’uomo allo Spallanzani
La speranza di avere presto un vaccino contro il Coronavirus sembra non essere così lontana.
Allo Spallanzani di Roma, proprio in questi giorni, è iniziata la sperimentazione sull’uomo del vaccino anti-COVID, interamente made in Italy e nato grazie a un protocollo siglato a marzo tra il presidente della Regione Lazio, il ministro della Salute, il ministro dell’Università e della Ricerca scientifica e il Consiglio Nazionale delle Ricerche e l’IRCCS Spallanzani.
Lo scorso 26 agosto è stata inoculata la prima dose di vaccino alla prima volontaria, in presenza del Presidente della Regione Lazio, dell’assessore regionale alla Sanità e dei vertici dell’Istituto L. Spallanzani.
Si tratta di un vaccino frutto di una ricerca tutta italiana, per la quale sono stati stanziati 8 milioni di euro, di cui 5 milioni a carico della Regione Lazio e trasferiti allo Spallanzani e 3 milioni a carico del Ministero dell’Università e della Ricerca scientifica. Il vaccino è realizzato, prodotto e brevettato dalla società biotecnologica italiana ReiThera di Castel Romano.
Se tutto avviene secondo le tempistiche programmate e se tutti gli esiti della sperimentazione saranno positivi, il vaccino potrebbe essere pronto per la primavera del 2021.
La volontaria che si è prestata alla sperimentazione è stata messa sotto stretta osservazione da parte del team scientifico per le 4 ore successive all’inoculazione del vaccino e, adesso che è tornata a casa, verrà monitorata quotidianamente per 12 settimane. Successivamente il vaccino sarà sperimentato su altri volontari, con le stesse modalità.
Ci vorranno almeno 24 settimane per completare fase I sperimentazione sull’uomo del vaccino, alla quale dovranno seguire almeno altre due fasi, che probabilmente verranno eseguite in Paesi dove il virus è in crescita, come ad esempio l’America Latina.
Molti dei volontari che si sono prestati alla sperimentazione hanno dichiarato di voler devolvere il rimborso spese previsto per la sperimentazione alla ricerca. Questo conferma che l’obiettivo comune è quello di trovare un modo per salvare quante più vite possibile e tornare a vivere una vita normale.
Il direttore sanitario dello Spallanzani ha fatto sapere che la donna a cui stamattina è stata somministrata la prima dose di vaccino è tornata a casa e sta bene.
Con l’avvio in Italia dei test clinici di un candidato vaccino contro il nuovo Coronavirus, “le intelligenze e la ricerca del nostro Paese sono al servizio della sfida mondiale per sconfiggere il COVID” – così scrive il ministro della Salute in un post sul suo profilo Facebook a proposito dell’avvio della sperimentazione presso l’Istituto Spallanzani del candidato vaccino messo a punto in Italia dall’azienda Biotech Reithera.