Tumore del polmone, arriva la biopsia liquida
Biopsia liquida, ovvero un test semplice e poco invasivo per individuare l’insorgenza di un tumore in fase precoce. Ed è proprio un semplice test del sangue che sta facendo parlare i clinici di mezzo mondo, visto che il primo studio (ancora in una fase iniziale) sta dimostrando l’efficacia di questo strumento nella lotta al tumore del polmone. Un report del più ampio studio Circulating Cell Free Genome Atlas, ha fornito un’evidenza preliminare del fatto che un test del sangue può essere capace di scoprire il cancro al polmone nella fase iniziale.
Dna
Si tratta di uno dei primi studi che utilizzano l’esame del Dna circolante come strumento per una diagnosi precoce del cancro. Lo studio è stato presentato oggi al congresso dell’American Society of clinical oncology (Asco). Geoffrey Oxnard, del Dana Farber Cancer Institute-Harvard Medical School di Boston, spiega che c’è eccitazione per «questi risultati iniziali, che dimostrano che è possibile individuare questa neoplasia precocemente da campioni di sangue utilizzando il sequenziamento del genoma».
Cos’è
Iltumore può svilupparsi a tutti i livelli, dando origine a una massa che ostruisce il corretto flusso dell’aria, provocando erosione di vasi e causando quindi emorragie o a contatto con la parete toracica o altre strutture causando dolore. Non esiste un solo tipo di tumore del polmone (le tipologie dipendono dal tessuto interessato)Il polmone può inoltre essere sede di metastasi provenienti da altri organi. Due sono i tipi principali di tumore del polmone, che rispondono a oltre il 95 per cento delle diagnosi e si comportano e rispondono alle terapie in maniera piuttosto diversa.Si tratta del tumore polmonare a piccole cellule e del tumore polmonare non-a piccole cellule, che è il più frequente, dal momento che corrisponde a quasi l’85 per cento delle neoplasie di nuova diagnosi. Entrambe le tipologie hanno origine dal tessuto epiteliale che riveste le strutture polmonari. Il carcinoma non a piccole cellule si divide a sua volte in tre sottotipi: il carcinoma a cellule squamose, l’adenocarcinoma e il carcinoma a grandi cellule.L’adenocarcinoma polmonare è al momento il tipo più frequente essendo anche la forma maggiormente diagnosticata nei soggetti non fumatori (che rappresentano circa il 20% di tutti i pazienti affetti da questa malattia). Tra le forme di tumore polmonare che non originano dal tessuto epiteliale ricordiamo le forme sarcomatose o il linfoma polmonare.
I sintoi
Nelle fasi iniziali, il tumore del polmone può essere del tutto asintomatico e ci sono casi che vengono diagnosticati in corso di esami (radiografia del torace) effettuati per altri motivi. Ci sono alcuni sintomi che andrebbero, se presenti, discussi con il proprio medico di base:la voce rauca, la tosse persistente, il respiro corto, il dolore toracico, la perdita di peso (non legata ad una dieta) e di appetito, la stanchezza persistente, la presenza di sangue nell’espettorato. Sia chiaro, però: questi sintomi, quando presenti, non rappresentano sempre il segnale di un tumore. Il tumore polmonare può diffondersi ad altri organi (metastasi) e dare quindi disturbi correlati a queste sedi di malattia, fra cui ittero (fegato), dolore osseo (ossa), mal di testa e vertigini (cervello).