Telemedicina alternativa valida nel 50% delle visite
Si è rivelata un mezzo prezioso soprattutto durante l’emergenza. La telemedicina oggi apre molte possibilità nella cura. Al Forum Sistema Salute presso la Leopolda a Firenze è stato conferito il Premio del Rare Disease Award nella categoria Co-Creation al Progetto RemoTe. Il Premio viene attribuito ‘per la capacità del progetto di connettere i centri emofilia e i pazienti attraverso la telemedicina, che in tempi di Covid-19 ha permesso di assicurare cure ed assistenza senza incorrere in rischi legati al contagio’ come si legge nella motivazione.
RemoTe avvicina i centri emofilia e le persone con emofilia sfruttando le nuove tecnologie. “Queste hanno permesso di assicurare cure e assistenza ai pazienti fragili e cronici proteggendoli dal rischio di contagio” ha sottolineato Lara Pippo Head of Market Access & Government Affairs in CSL Behring che ha aggiunto “Il miglioramento della qualità della vita dei nostri pazienti fa parte dei nostri obiettivi prioritari”
La sezione Co-Creation assegna un premio speciale ai progetti che prevedono servizi per le persone con malattia rara e i loro familiari e che abbiano come scopo quello di migliorare l’ecosistema.
“I progetti sono stati valutati secondo criteri di innovazione, sostenibilità economica, impatto sociale, originalità” ha spiegato Annalisa Scopinaro “Le proposte candidate sono state sottoposte alla valutazione di una giuria composta da persone con malattie rare, rappresentanti delle istituzioni, giornalisti”.
Il progetto è stato realizzato in collaborazione con ALTEMS (Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari) sotto la guida dell’Ing. Fabrizio Massimo Ferrara ed è partito su due importanti centri come il Federico II di Napoli e il Careggi di Firenze con la collaborazione di clinici (Prof. Di Minno e Prof. Castaman) e associazioni dei pazienti (FEDEMO, ARCE e Ate).
La televisita si è dimostrata una alternativa valida per circa il 50% dei controlli. È possibile una efficace verifica dello stato di salute, visionare esami clinici, dare indicazioni di terapia e fare follow up. Ovviamente questa modalità operativa non può sostituire le visite in presenza, ma risulta una soluzione integrativa all’assistenza.