Tecnologie e arte, così il Gemelli cura il cancro
Si scrive “Gemelli Art”, si legge tecnologie all’avanguardia per la radioterapia oncologica avanzata. Quell’Art che segue il nome del Policlinico Agostino Gemelli di Roma è infatti l’acronimo di “Advanced radiation therapy”, e inoltre sta a sottolineare che l’arte è oggi considerata un’arma in più al servizio della medicina. Ancor più in pazienti colpiti dal cancro. «Gemelli Art – spiega il dottor Enrico Zampedri, direttore generale del Gemelli – rappresenta uno dei punti più alti delle eccellenze del Policlinico, qui si fondono le migliori tecnologie oggi disponibili con il massimo dal punto di vista dell’umanizzazione dell’assistenza. Questo è l’esempio di tutti gli aspetti che fondano il nostro modo di volerci prendere cura delle persone malate di cancro».
Tecnologie
Tra le apparecchiature all’avanguardia che sono parte dell’arsenale del Gemelli Art c’è «MRIdian», una sofisticatissima macchina per i trattamenti di radioterapia oncologica combinata con la Risonanza magnetica. In questo modo è possibile acquisire 4 immagini al secondo durante la fase di terapia, per guidare il rilascio delle radiazioni di cura solo quando il tumore è nella posizione migliore per essere irradiato. Va detto che il Gemelli Art è il primo centro in Italia (il secondo in Europa) a poterle mettere a disposizione dei suoi pazienti dopo avere ottenuto le autorizzazioni dei Ministeri dell’Ambiente e della Salute.
Curare l’anima
Alle tecnologie d’avanguardia, il Gemelli Art associa anche il valore terapeutico della bellezza. La struttura propone ai pazienti colpiti dal cancro una serie di affascinanti immagini fotografiche di Roma e di riproduzioni artistiche di luoghi di Roma. Tra questi: l’Aventino, il Colosseo e villa Adriana, realizzate dall’artista Silvio Irilli. Gemelli Art dispone inoltre di quella che i camici bianchi hanno ribattezzato l’’area “magica”, perché dedicata ai piccoli pazienti oncologici. Corridoi colorati e una sala della terapia davvero particolare a forma di sommergibile fanno in modo che il bambino possa stare al timone e “giocare” mentre viene sottoposto alle cure.
Il valore della ricerca
Avveniristica e umanizzata, la struttura oncologica del Gemelli può contare anche su due laboratori (Laboratori KBO – Knowledge-Based Oncology, Oncologia Basata sulla Conoscenza) nei quali ingegneri, matematici, fisici, esperti di informatica e medici collaborano per estrarre, dai dati clinici biologici, di immagini diagnostiche e di trattamento dei pazienti con il cancro, suggerimenti alle decisioni da prendere per impostare ed eseguire le terapie oncologiche personalizzate. Questi programmi consentono infatti la produzione di supporti alla decisione clinica attraverso l’analisi continua di dati raccolti tra le varie istituzioni evitando qualsiasi scambio di dati sensibili dei pazienti, preservandone efficacemente la privacy. Il Gemelli Aart è anche un polo d’eccellenza nel campo dell’attività scientifica: i ricercatori del Centro sono inseriti in una rete scientifica nazionale e internazionale che supporta la qualità della ricerca, come testimoniano le oltre 260 pubblicazioni su riviste altamente qualificate prodotte negli ultimi 5 anni.