Sla: come lo smog danneggia i neuroni
Un recente studio condotto nell’ambito del progetto Mnesys ha rivelato come l’inquinamento atmosferico possa indurre alterazioni cerebrali caratteristiche della sclerosi laterale amiotrofica (Sla). Lo smog, in particolare le particelle più piccole, agisce su alcune proteine essenziali, danneggiando i neuroni.
Sla e smog. Il progetto di ricerca Mnesys
Mnesys è un progetto di ricerca nato per sviluppare nuovi approcci per le neuroscienze. Coordinato dal professor Tullio Florio, ordinario di Farmacologia all’Università di Genova, il progetto è suddiviso in vari sotto-progetti. Durante il primo Forum sulle neuroscienze a Napoli, sono stati presentati i dati di uno degli Spoke del progetto, che hanno messo in luce la connessione tra smog sclerosi laterale amiotrofica.
Scoperta dell’Università Federico II di Napoli
Un team dell’Università Federico II di Napoli ha approfondito i meccanismi molecolari alla base del legame tra smog e Sla. La professoressa Agnese Secondo, esperta di Farmacologia, ha spiegato che particelle ultrafini come PM0.1 e NP20 possono indurre una forma di neurodegenerazione simile alla Sla. Queste particelle causano disfunzione e disregolazione di proteine essenziali per la sopravvivenza neuronale. Questa scoperta potrebbe aprire la strada a nuovi bersagli molecolari per lo sviluppo di farmaci.
La Sclerosi Laterale Amiotrofica
La sclerosi laterale amiotrofica (Sla), conosciuta anche come malattia di Lou Gehrig, è una malattia neurodegenerativa progressiva e invalidante. Colpisce i motoneuroni, le cellule nervose che controllano i muscoli volontari. La degenerazione di questi neuroni porta a una progressiva paralisi.
Fasce di età
La malattia solitamente colpisce persone di età compresa tra i 40 e i 70 anni. In Italia, si stima che circa 6 mila persone siano affette da questa malattia, con un’incidenza di 2-3 nuovi casi ogni 100 mila abitanti all’anno.
Cause
Le cause della SLA non sono completamente chiare. Si ritiene che la malattia possa essere dovuta a una combinazione di fattori genetici, ambientali e di stile di vita. Secondo quest’ultimo studio, anche l’inquinamento atmosferico è uno dei potenziali fattori di rischio.
Progressione e sintomi
La malattia inizia spesso con sintomi non specifici come debolezza muscolare o rigidità, che diventano più evidenti man mano che la perdita dei motoneuroni progredisce. Tuttavia, le funzioni cognitive, sensoriali, sessuali e sfinteriali sono generalmente risparmiate.
I sintomi iniziali della SLA possono includere debolezza muscolare e rigidità. Con il progredire della malattia, i muscoli volontari non ricevono più comandi dal cervello, portando a una progressiva perdita di forza muscolare e a una paralisi. La respirazione, la deglutizione e la fonazione possono essere gravemente compromesse.
Diagnosi
Non esistono test specifici per diagnosticare la SLA. La diagnosi viene fatta da un neurologo esperto, che esclude altre malattie attraverso esami clinici e test funzionali. La diagnosi è spesso confermata dopo un lungo processo di esclusione di altre condizioni neurologiche.
La scoperta del legame tra inquinamento atmosferico e SLA rappresenta un passo avanti nella comprensione di questa malattia. Gli studi futuri potrebbero concentrarsi sull’identificazione di nuovi bersagli molecolari per lo sviluppo di terapie innovative.