Paolo Ascierto: siamo all’inizio di una rivoluzione
«Posso dire con orgoglio e non poca commozione che ci troviamo all’inizio di una nuova possibile rivoluzione: un vaccino personalizzato che aiuta l’immunoterapia attualmente in uso e che potrebbe diventare una strategia pan-tumorale, non solo per il melanoma». A dare l’annuncio tramite Facebook è l’oncologo e ricercatore Paolo Ascierto, considerato uno dei massimi esperti di immunoterapia dei tumori a livello internazionale.
LO STUDIO
Lo studio al quale fa riferimento Ascierto si chiama Keynote 942. La grande attesa era per i risultati annunciati ieri all’AACR di Orlando (Florida). È stato Jeff Weber della New York University a mostrare i risultati di questa ricerca relativa alla combinazione del vaccino personalizzato ad mRNA con un farmaco per l’immunoterapia. Obiettivo, compare la combinazione del vaccino a mRNA-con questo farmaco al solo impiego del farmaco per immunoterapia.
OTTIMI RISULTATI
Sul social Ascierto spiega che sono stati arruolati 157 pazienti, di cui 107 trattati con il vaccino a mRNA in combinazione. La sopravvivenza senza ricadute a 18 mesi è stata del 78.6 per cento nel gruppo della combinazione contro il 62.2% nel gruppo della monoterapia. La combinazione ha evidenziato una riduzione statisticamente significativa del rischio di recidiva o morte del 44 per cento. Inoltre, il profilo di tossicità della combinazione è stato molto simile a quello della monoterapia.
PERSONALIZZATI
Per produrre questi vaccini, scrive il ricercatore, si prende un pezzo di tessuto tumorale del paziente e si invia presso un laboratorio specializzato dove viene processato. Un algoritmo particolare a questo punto seleziona diversi neoantigeni (molecole riconosciute estranee dall’organismo e tipiche di quel particolare tumore e di quella particolare persona), scegliendo quelli che potrebbero generare una maggior risposta immunologica. Su questi, viene sviluppato l’Rna messaggero che diventerà il vaccino vero e proprio. Questi dati ci fanno ben sperare per un altro studio a cui, come Pascale, stiamo partecipando: lo studio della Evaxion. Terapie che potrebbero portare a cure prima impensabili.