Ora legale, un passaggio che ha effetti negativi sulla salute
Il cambio dell’ora fa risparmiare energia, ma per molte persone si traduce in fatica, stress, sbalzi d’umore e malessere.
Da sempre esistono due schieramenti nell’opinione pubblica: quello dei favorevoli, che associano l’ora legale al risparmio energetico e alla possibilità di godere di un maggior numero di ore di luce, e quello dei contrari, scettici circa i benefici economici effettivi a livello di diminuzione dei consumi e preoccupati per i possibili effetti negativi dell’ora legale sulla salute.
Una discussione che è stata affrontata qualche anno fa anche al Parlamento europeo, dopo che alcuni gruppi avevano chiesto alla commissione di cancellare l’ora legale. Il motivo della richiesta ha come motivazione il fatto che turbare due volte all’anno l’orologio interno degli individui porta a danni alla salute.
Ora legale, gli effetti negativi sulla salute
La ricerca scientifica porta dati a supporto di alcune delle lamentele più comuni su questa convenzione (adottata in Italia nel 1966), supportando di fatto la teoria che l’ora legale “fa male” alla salute.
Tra gli effetti negativi del cambio dell’ora sulla salute ci sono un aumento della difficoltà a prendere sonno la sera, ad alzarsi al mattino, la sensazione di stanchezza, la riduzione della concentrazione, ma anche disturbi più seri, quali traumi da incidenti stradali e di lavoro e addirittura un piccolo incremento della probabilità di avere un infarto in individui a rischio.
Questi sono solo alcuni dei disturbi di cui è stato documentato un aumento nei giorni immediatamente successivi al cambio dell’ora, che per alcuni posso protrarsi, secondo gli esperti, anche per settimane.
L’impatto dell’ora legale sul nostro organismo è dovuto al ritmo circadiano, l’orologio interno che regola le funzioni cicliche del nostro corpo.
La melatonina, una delle sostanze coinvolte, viene sintetizzata quando è buio, e favorisce il sonno. Il problema con l’ora legale è che il sole sorge più tardi, rendendo più difficoltoso l’instaurarsi dello stato di “veglia”. Mentre di sera la luce dura più a lungo, confondendo di nuovo l’organismo sul tempo giusto per mettersi in modalità “riposo”. Le più sensibili agli effetti tipo “jet lag” dell’ora legale pare siano le persone che tendono a svegliarsi più tardi; i mattinieri ne risentono di meno. Alcuni impiegano fino a tre settimane per abituarsi, per altri bastano pochi giorni.
Alcuni consigli abituarsi prima all’ora legale
– Qualche giorno prima dell’entrata in vigore dell’ora legale, anticipare l’ora di coricarsi alla sera o impostare la sveglia un po’ prima del solito per aiutare l’organismo ad abituarsi al nuovo ritmo buio/luce;
– Seguire un’alimentazione che preveda pasti leggeri alla sera per favorire il riposo;
– In caso di nervosismo e irritabilità è possibile ricorrere a integratori di magnesio;
– È importante sfruttare l’ora di luce in più sforzandosi di fare un po’ di attività fisica.