La gravidanza oltre il cancro. Ora si può
Diventare mamma nonostante il cancro. Anzi, dopo aver battuto il cancro. Sembra un aspetto secondario, ma non lo è. Molte donne che vincono la propria battaglia contro la malattia si trovano poi prive della gioia di una gravidanza a causa dei trattamenti chemioterapici. Per questo l’intervento di prelievo e conservazione del tessuto ovarico fatto su una paziente di 25 anni è qualcosa di rivoluzionario. Andiamo con ordine. La paziente (come riportato sul quotidiano digitale dal portale affaritaliani.it), è stata colpita da un tumore della mammella. Vista la sua giovane età, solo 25 anni, si è reso necessario iniziare presto la chemioterapia i medici dell’ospedale di Grosseto le hanno proposto questa procedura innovativa, effettuata in poche centinaia di casi.
Ritorno alla vita
Uno degli aspetti più importanti di questo intervento è legato alla presa in carico complessiva delle donne in età fertile, colpite da tumore alla mammella, anche per quanto riguarda il loro futuro e il loro ritorno alla normalità. In questo caso specifico, una volta terminate le cure e superata la malattia, la 25enne potrà effettuare un reimpianto e ottenere cellule sane per una possibile gravidanza.
Oncofertilità
Per la giovane paziente è stato attivato il percorso multidisciplinare della “onco-fertilità”, una rete integrata che coinvolge, oltre all’Oncologa, il Dipartimento di Chirurgia, la Ginecologia e Ostetricia, il percorso per la Gravidanza del Misericordia e il Centro per la PMA dell’ospedale di Cortona, la struttura di riferimento per tutta la Asl sud est. «In questa situazione – dice il dottor Carmelo Bengala, direttore dell’Oncologia medica dell’ospedale di Grosseto – il fattore tempo l’efficienza e il coordinamento del percorso, rivestono un ruolo fondamentale». Il caso è stato discusso con il dottor Enrico Colosi, responsabile della Rete per la Gravidanza e parto fisiologico della Asl, con il professor Luca Mencaglia, direttore della Rete PMA della Asl, e con il dottor Fabrizio Signore, direttore della di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale di Grosseto.