Epatite e malattie correlate, esperti a confronto
In Campania la mortalità per cirrosi epatica ed epatocarcinoma è più alta rispetto alla media nazionale. Sono addirittura 100mila i soggetti portatori di infezione da Hcv. Grazie all’impiego delle nuove terapie e all’impegno di clinici ed Istituzioni negli ultimi 3 anni sono stati guariti dall’infezione 95mila pazienti in Italia e circa 13mila in Campania. Alcuni dati che spiegano l’importanza del corso che si terrà a Napoli il 3 e il 4 novembre, coordinato dal dottor Ernesto Claar, epatologo presso l’ospedale Evangelico Betania e presidente dell’Aigo Campania. Si discuterà di strategie di eradicazione del virus C e della loro sostenibilità economica, delle manifestazioni extra epatiche della infezione da HCV e delle loro possibili terapie, ma anche di steatosi epatica non alcolica, che rappresenta l’aspetto epatico della sindrome metabolica.
Il piano di eradicazione
Oggi, grazie al piano di eradicazione dell’infezione da Hcv, l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) consente il trattamento, con i nuovi farmaci ad azione antivirale diretta (DAAs), a tutti i pazienti indipendentemente dalla gravità della malattia di fegato. Sono stati stabiliti, dal dialogo tra le Società scientifiche e Commissione Tecnico Scientifica (CTS) dell’Agenzia, gli 11 criteri che consentiranno di trattare tutti i pazienti per i quali è indicata e appropriata la terapia.
Il dato globale
Si stima che vi siano al mondo 400milioni di infetti da HBV ed HCV e che l’epatite virale uccida circa 1milione e 4mila persone all’anno. L’organizzazione Mondiale della Sanità ha lanciato un programma chiamato Towards the elimination of epatitis B e C by 2030; l’obiettivo è quello di raggiungere entro il 2030, la terapia dell’Hbv e dell’ Hcv nell’ 80% dei pazienti con la previsione di ridurre del 90% le nuove infezioni virali e del 65 % il tasso di mortalità.
Il dato italiano
L’Italia non è da meno l’ AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) ha ribadito l’impegno a sostenere, in termini economici ed organizzativi, l’onere della terapia contro l’HCV per ogni cittadino italiano; Il piano Nazionale per la prevenzione e gestione dell’epatite C (PNEV), messo a punto dal Ministero della Salute, si propone di garantire un accesso uniforme alle cure innovative su tutto il territorio nazionale. «Il valore innovativo di un farmaco, sostiene il direttore di AIFA Mario Melazzini, è nullo se questo non è disponibile ai malati perché troppo costoso, dunque la vera innovazione è solo quella sostenibile, capace di portare beneficio all’intera comunità dei malati».
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