Covid mira al cervello: 70% dei pazienti ha sindrome neurologica post-malattia
Il cervello è tra i ‘bersagli’ principali del virus SarsCov2. Durante la prima fase dell’infezione i sintomi principali del virus sono soprattutto respiratori e metabolici, ma dopo la fase acuta diventano neurologici. Lo dimostrano i dati dello studio COVID Next dell’Università di Brescia e dell’Istituto Neurologico Besta di Milano, pubblicati sulla rivista Neurological Sciences e discussi durante il primo Webinar del web forum internazionale ‘Pills of Psychiatry and Neurology 2021′ organizzato dall’Università di Brescia e dalla Fondazione Internazionale Menarini.
Fino ad oggi già numerosi studi hanno dimostrato come la sindrome neurologica post-Covid possa riguardare fino al 70% dei pazienti che hanno avuto sintomi medio-gravi. I dati di oggi vanno a confermare l’eredità del covid che va dai disturbi di memoria e concentrazione, a quelli del sonno e dell’umore.
Covid: dai disturbi di memoria all’umore, le ripercussioni sul cervello
Le difficoltà neurologiche post-Covid potrebbero dipendere anche da alterazioni della morfologia cerebrale, poiché è frequente che i pazienti contagiati vadano incontro a una riduzione volumetrica in aree chiave del cervello per effetto del virus. Tuttavia anche la mancanza di interazioni sociali a causa delle restrizioni, ha comportato una riduzione della materia grigia in particolare su giovani e anziani, con un aumento per gli uni della possibilità di sviluppare dipendenze e per gli altri di accelerare il deterioramento cognitivo. I numeri dello studio COVID Next provengono da 165 pazienti ricoverati con Covid di gravità medio-alta e mostrano che mentre i sintomi respiratori e metabolici hanno un picco durante la degenza e tendono a ridursi fino a stabilizzarsi una volta usciti dall’ospedale, i disturbi neurologici e psichiatrici hanno un andamento opposto e iniziano ad aumentare una volta superata la fase acuta dell’infezione. La gravità del Covid incide almeno in parte sul rischio di sviluppare questi disturbi: fino al 70% dei pazienti con malattia di livello medio grave riferisce sintomi neurologici a 6 mesi di distanza, fra cui stanchezza cronica (34%), disturbi di memoria/concentrazione (32%), del sonno (31%), dolori muscolari (30%) e depressione e ansia (27%). Tuttavia questi sintomi stanno comparendo spesso anche nei pazienti che hanno avuto un decorso di grado lieve della malattia.