Vita umana non ha limiti d’età. Smontata soglia 115 anni
La vita umana potrebbe raggiungere limiti da Guinness. Lo affermano due biologi della McGill University di Montreal, Bryan G. Hughes e Siegfried Hekimi, che smontano la soglia dei 115 anni. Secondo gli esperti, infatti, è impossibile fare previsioni esatte, ma verrà raggiunta una nuova soglia della vita umana.
I due scienziati, Hughes e Hekimi, avrebbero analizzato dei dati raccolti dal 1968 a oggi tra Giappone, Francia, Stati Uniti e Gran Bretagna, arrivando a una conclusione: non si può sapere quale sia il limite di età umana. Estendendo le linee che indicano le tendenze, hanno visto che la vita media e quella massima potrebbero continuare ad aumentare nel prossimo futuro.
Sulla base della loro analisi statistica, i due biologi contestano dunque il limite dei 115 anni proposto da un recente studio, pubblicato su Nature a ottobre dal gruppo di Xiao Dongclose dell’Albert Einstein College of Medicine di New York.
I progressi nella medicina, nell’alimentazione e nella cura della persona introdotti dai primi del ‘900 hanno provocato un aumento costante nell’aspettativa di vita media (l’Italia è uno dei Paesi più longevi: un bambino che nasce oggi può aspettarsi di vivere fino a 83 anni). Ma secondo la precedente ricerca, la parabola ascendente della durata massima di vita raggiungibile avrebbe già toccato il suo “tetto” negli anni ’90.
Questa nuova rivelazione degli esperti canadesi sfaterebbe questa teoria ed un’altra precedente che fissava sempre ai 115 anni il tetto massimo.
In un precedente studio pubblicato su Genome Research infatti, la soglia dei 115 anni era accreditata grazie all’analisi del sangue di un’anziana signora danese donatasi alla scienza, Hendrikje van Andel-Schipper, morta lucidissima nel 2005, a 115 anni appunto. Un team di ricercatori olandesi, statunitensi e australiani aveva analizzato le sue cellule confermando la teoria del limite di 115 anni.
Insomma, questa teoria, da oggi, sarebbe brillantemente superata. Il limite della vita umana dev’essere ancora scoperto, ammesso che ci sia.