Salute mentale, una giornata contro lo stigma
Lo stigma sociale, la paura di essere discriminati o, peggio ancora, la vergogna. Ancora oggi la sofferenza psichica deve fare i conti con tutto questo e, spesso, con la carenza di fondi che rende difficile una presa in carico reale del paziente. Per combattere il pregiudizio e per ribadire quanto il pubblico possa essere importante nell’affiancare quanti soffrono e le loro famiglie, l’Azienda Ospedaliera Universitaria Luigi Vanvitelli di Napoli ha celebrato la giornata della salute mentale con un (H)Open Day del Dipartimento di Psichiatria (in Largo Madonna delle Grazie) e dalla Psichiatria d’Urgenza (in Piazza Miraglia, Padiglione 2 Lato Est, 4° piano).
L’onda lunga del Covid
Il direttore generale Ferdinando Russo ha anche ricordato come la sofferenza psichica sia ancora oggi aggravata dall’onda lunga del Covid. «La pandemia ha inciso molto, portando ad un aumento di ansia, depressione, disturbi del sonno, panico ed effetti post-traumatici da stress. Con questa giornata abbiamo voluto lanciare un messaggio forte affinché si comprenda l’importanza del chiedere aiuto, ma anche per ribadire che i nostri specialisti sono pronti a sostenere le famiglie e gli utenti che vivono delle difficoltà. Troppe persone non chiedono aiuto a causa dello stigma sociale».
Monica Capovani
La giornata è stata inoltre celebrata in memoria della psichiatra Monica Capovani, psichiatra di Pisa uccisa da un suo paziente. Non l’unico, ma di certo uno dei più gravi episodi che hanno visto coinvolto uno psichiatra. E in memoria della dottoressa Capovani sono state tante altre le manifestazioni con le quali si è celebrata la giornata della salute mentale. Tra le più suggetsive quella di Pisa, con una marcia alla quale hanno preso parte anche gli studenti delle scuole superiori. Il corteo ha attraversato le principali vie del centro cittadino per ricordare, hanno spiegato i promotori dell’iniziativa, che la «solitudine e l’isolamento sono i principali nemici delle malattie mentali». Un monito che si è levato con forza anche da Napoli, ma che ancora oggi avrebbe bisogno di un supporto importante da parte delle istituzioni per fare in modo che questo muro di solitudine possa essere definitivamente squarciato.