La vacanza? Se la vivi così diventa un incubo
La vacanza è per tutti, indipendentemente che si ami il mare o la montagna, un desiderio di relax. Il sogno è sempre quello di lasciare in città le preoccupazioni e, finalmente, godere di un po’ di pace. In realtà, spesso, succede il contrario.
«Le ricerche epidemiologiche e l’esperienza clinica – spiega lo psicologo e psiconeurologo Ferdinando Ivano Ambra – dimostrano che proprio in questo periodo dell’anno aumentano le richieste di aiuto psicologico, in particolare con l’approssimarsi delle ferie. Il dato clinico, inoltre, dimostra che la domanda di aiuto non riguarda quei disturbi esorditi proprio al momento della richiesta, ma molto spesso è connessa a problematiche cronicizzate da tempo».
Gli effetti del sole
Le cause sottese all’acuirsi di questi problemi sono le più diverse e anche se pochi lo sanno una di queste è strettamente connessa all’esposizione ai raggi solari. «La più intensa esposizione – dice lo specialista – comporta una maggiore attivazione neuroendocrina (aumento di alcuni ormoni presenti nel nostro cervello) con naturali conseguenze sul funzionamento fisico e psichico. Dunque, con risvolti positivi o negativi, la nostra mente e il nostro corpo sono molto più attivi proprio durante questo periodo».
Tempo di bilanci
Poi c’è il fatto che questo periodo dell’anno è percepito sin dall’infanzia come un momento di bilancio, di esame di quanto fatto. I problemi vengono fuori quando a questo bilancio «si associano pensieri ansiogeni o componenti depressive con rimuginazioni continue, disagi che risultano poco sintonici con la spensieratezza che dovrebbe precedere l’organizzazione di una vacanza».
La cosa più giusta sarebbe dedicare a sé e alla famiglia un’attenzione costante, fruibile in ogni stagione, che consenta a tutti di pre-occuparsi del proprio benessere psicologico, propedeutico al meritato relax. Solo in questo modo un momento di vacanza può essere realmente anche un momento di relax, perfetto per ricaricare le pile prima di un nuovo inverno.