Vaccino per il cancro, non più un sogno In Europa già partiti i primi trial clinici
Vaccino per il cancro. Ricercatori e scienziati li chiamano “vaccini terapeutici”; sono vaccini che non servono a fare prevenzione, si somministrano a chi è già malato. Una delle applicazioni più interessanti di questi vaccini si prospetta in campo oncologico, questo significa che in un futuro non lontano li useremo per guarire dal cancro. In diversi Istituti di ricerca europei (molti dei quali sono in Italia) i vaccini per il cancro stanno diventando realtà, e si sta arrivando ai trial clinici.
L’idea alla base di diverse ricerche è quella di potenziare in laboratorio il sistema immunitario del paziente, “istruendolo” a riconoscere e ad aggredire le cellule cancerose. Questa, semplificando non poco, si chiama “immunoterapia” e i vaccini contro il cancro ne costituiscono una parte importante. Si potrebbe arrivare presto ad un vaccino universale.
Cambia insomma l’approccio alla malattia. Se il cancro fosse il nostro bersaglio, le terapie tradizionali potrebbero essere considerate come cartucce di un fucile da caccia: colpire un bersaglio è più facile se si usa una rosa di pallini, ma si fanno più danni. Con l’immunoterapia è come sostituire il fucile da caccia con un fucile di precisione. Un solo colpo per centrare il bersaglio, in maniera estremamente selettiva. Si tratta di terapie che in parte stanno già arrivando e in parte arriveranno nei prossimi anni. Insomma, un futuro più vicino di quanto si possa credere. In questo contesto merita di essere menzionata la scoperta della proteina Mical2, definita la proteina “amica” dei tumori, perché favorisce la proliferazione delle cellule malate. Cancellarla significherebbe bloccare le metastasi. La scoperta è arrivata da un gruppo internazionale coordinato dall’Italia, con la Scuola Superiore Sant’ Anna di Pisa. Altro Istituto che è molto avanti nella ricerca che porterà ad un vaccino terapeutico contro il cancro è l’Istituto Nazionale Tumori – Pascale di Napoli, in questo caso si cerca di combattere i tumori del fegato e presto si arriverà ai trial clinici. Si tratta naturalmente di un grandissimo passo in avanti, e certamente di una speranza concreta per un futuro non troppo lontano.