Vaccini «Un ciak per la Vita»
Se è vero che ultimamente il cinema è stato al centro di una dura polemica sui vaccini, altrettanto lo è che proprio dal cinema ora arriva una campagna di sensibilizzazione importante . Un ciak per la salute collettiva, non solo dei bambini ma anche degli adulti. A Roma, nel corso di un evento patrocinato dal Ministero della Salute, sono stati presentati «#graziemammaepapà» e «La Famiglia», due mini spot con la voce di due bambini che si sono aggiudicati il contest «Un ciak per la Vita», progetto di sensibilizzazione promosso dalla Società italiana di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica, in collaborazione con la Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia, per sostenere l’importanza delle vaccinazioni. Due brevi racconti sull’importanza di una vita sicura e serena anche grazie ai vaccini.
Un tema globale
Ormai un problema italiano, con la diffusione di notizie senza fondamento scientifico che spingono i genitori a non vaccinare i propri figli, nonostante salvino settemila persone al giorno, oltre 2,5 milioni l’anno. Si chiama «vaccine hesitancy» la formula diffusa in tutta Europa sull’esitazione de genitori a sottoporre i figli alla somministrazione dei vaccini a causa di paure infondate, false ideologie e soprattutto distorte informazioni ricevute.
La situazione in Campania
«Nella nostra regione – spiega Maria Triassi, direttore del dipartimento assistenziale di igiene ospedaliera, medicina del lavoro e di comunità dell’Azienda Ospedaliera Policlinico Federico II di Napoli – c’è una copertura vaccinale inferiore al resto d’Italia, per esempio siamo sotto al 96%, il dato medio italiano, per le vaccinazioni obbligatorie, nei mesi scorsi abbiamo segnalato la possibilità di un’emergenza morbillo ma è alto il calo anche nella somministrazione per rosolia e parotite per questo motivo ci stiamo muovendo per sollecitare l’attenzione anche degli amministratori, mettendo a punto un calendario con l’obiettivo ampliare l’offerta di vaccini e valutando se alcuni non possano essere proposti solo ad alcune fasce protette».
La situazione nel Lazio
Così a Napoli, invece a Roma invece si è puntato sul binomio tra scienza e cinema per sensibilizzare, spingere alla vaccinazione, un pilastro sociale che garantisce una serena vita familiare contro patologie pericolose e potenzialmente pericolose. «Il cinema è un linguaggio fatto di immagini e parole, accessibile a tutte le fasce d’età – ha detto Carlo Signorelli, presidente della SITI – spero che la forza di questi mini spot faccia arrivare il messaggio alle famiglie sull’impiego dei vaccini, strumenti di protezione efficaci e sicuri».