Sinusite, un problema da non sottovalutare
Tante diverse cause per un problema che ha un nome ben preciso: sinusite. Chi ne soffre sa bene cosa si prova e quali “fastidi” si debbano sopportare. Capita, però, che senza dare troppo peso ai sintomi si continui ad andare avanti senza consultare un medico e che non ci renda conto di avere un problema prima che questo sia ormai divenuto cronico. Uno dei campanelli d’allarme è il dolore, magari alla palpazione, e poi la congestione nasale e la cefalea. Spessi ai medici bastano questi sintomi per capire che si tratta di sinusite, ma a volte serve anche una tomografia computerizzata o altri esami di diagnostica per immagini.
ANTIBIOTICI
Nei casi più resistenti, quando il medico lo prescrive, è bene fare ricorso alle “armi pesanti” vale a dire agli antibiotici, che possono eliminare l’infezione batterica sottostante. Gli antibiotici, è bene ricordarlo, non andrebbero mai assunti se non sotto prescrizione di un medico. Quindi, attenzione a non abusarne. Tornando invece alla sinusite, che tanto ci dà tormento, è una malattia che può interessare ognuno dei quattro gruppi di seni paranasali (mascellare, etmoidale, frontale o sfenoidale), vale a dire le piccole cavità che abbiamo sul volto. La sinusite si sviluppa quasi sempre in associazione a un’infiammazione delle fosse nasali (rinite) e alcuni medici parlano di una rinosinusite. Può essere acuta (di breve durata) oppure cronica (a lungo termine). A seconda dei sintomi, si può anche capire in quale seno si sia prodotto il problema. La sinusite mascellare, ad esempio, provoca dolore alle guance, subito sotto gli occhi, mal di denti e cefalea, la sinusite frontale provoca una cefalea al di sopra degli occhi, sulla fronte. La sinusite etmoidale provoca dolore dietro e tra gli occhi, lacrimazione e cefalea frontale, spesso molto intensa. Il dolore prodotto dalla sinusite sfenoidale non si manifesta in un’area ben definita e può essere avvertito nella regione frontale o posteriore del capo.
I DENTI
Avere una sinusite acuta significa vivere il momento di punta della malattia, un momento nel quale ogni fastidio o dolore prodotto è ai massimi livelli. La sinusite si dice invece cronica quando con il tempo si “stabilizza” e diventa una condizione permanente. Quello che in pochi sanno è che la sinusite anche essere causata da un problema dentale: in questo caso, non infrequente, per risolverla bisognerà “rimuovere alla radice” la causa con l’aiuto del dentista. Può infatti capitare che le radici di molari e premolari superiori creino il problema, perché finiscono proprio in prossimità del seno mascellare. Se uno di questi denti si infetta, l’infezione può facilmente diffondersi fino al seno mascellare. A questo punto si può instaurare una sinusite cosiddetta “odontogena” (secondaria), e spesso il paziente non è consapevole della reale causa dei suoi sintomi che piuttosto riferisce a problemi delle vie respiratorie o a problemi allergici. Il problema è che non è infrequente che l’infezione del dente sia asintomatica e questo rende più difficile la corretta diagnosi di sinusite secondaria di natura odontogena. In questi casi la cura con antibiotici non serve a niente se non si rimuove il problema dentale che l’ha causata. Dunque, se c’è una sospetta sinusite, la cosa migliore da fare è consultare subito il proprio medico, e anche se le terapie non dovessero avere da subito l’effetto sperato, non demordere, e cercare di approfondire il problema. Perché no, anche consultando un bravo dentista.