Sifilide in aumento in Italia anche nelle fasce meno a rischio, i vaccini
Le Infezioni Sessualmente Trasmesse (IST) aumentano in tutta Europa e l’Italia che non fa eccezione. “La curva di crescita della sifilide è in costante aumento, con una crescita del 15% nell’ultimo anno. Per l’infezione da gonococco dati recenti mostrano un incremento del 40%”. Lo sottolinea il Dott. Marco Cusini, Presidente della Società Interdisciplinare per lo studio delle Malattie Sessualmente Trasmissibili – SIMaST che ha lanciato l’allarme in occasione del IX Congresso Nazionale a Torino.
Dopo il calo dovuto alla pandemia, il 2021 ha visto una ripresa dei casi di IST, con un trend di crescita come negli anni precedenti. Sui numeri incide la migliorata capacità diagnostica, l’alta trasmissibilità di virus e batteri e la mancanza di prevenzione. “L’allarme per la diffusione delle Infezioni Sessualmente Trasmesse riguarda anzitutto sifilide e gonorrea, ma non solo”, sottolinea Cusini.
Sifilide, la più diffusa in Italia
La sifilide è una delle infezioni batteriche sessualmente trasmesse più diffusa in Italia. La curva è in costante aumento, con una crescita del 15% nell’ultimo anno, soprattutto tra i Maschi che fanno Sesso con Maschi. L’infezione da gonococco è la seconda malattia sessualmente trasmessa nel mondo dopo la clamidia. I dati più recenti mostrano un incremento del 40% in molti Paesi europei come Danimarca, Svezia, Irlanda, Olanda e sono assimilabili anche all’Italia. L’aumento riguarda soprattutto la popolazione femminile sotto ai 25 anni, fascia non considerata come più a rischio. Tra i trend in crescita vi è anche il Monkeypox, il cosiddetto vaiolo delle scimmie. “Dopo la picco nella primavera 2022 – continua il presidente Cusini – l’epidemia non può dirsi conclusa, con segnalazioni di casi in diversi Paesi europei tra cui anche l’Italia”.
I nuovi vaccini
“Oltre alle vaccinazioni già da tempo disponibili per Papilloma Virus e Monkeypox, di cui sono riconosciute efficacia e sicurezza, vi sono altre vaccinazioni nelle diverse fasi sperimentali”, evidenzia Marco Cusini. “Per la gonorrea potremmo avere un vaccino già tra uno o due anni, mentre si prevedono più lunghi i tempi per sifilide, clamidia e herpes”, continua.
La prevenzione si realizza anche con gli screening, tra cui il self sampling, un test di autovalutazione che si può mandare via posta ai centri specialistici e che in Italia si è diffuso dalla pandemia. “Tuttavia, per un risultato efficace, serve un network che monitori la corretta esecuzione del test e permetta di avviare un percorso di trattamento nel caso sia presente un’infezione”, sottolinea lo specialista.
HIV e PrEP
“Un altro dato rilevante – prosegue lo specialista – riguarda la crescita delle IST nei pazienti con infezione da HIV. I benefici per l’HIV derivanti dallo U=U (chi ha livelli di HIV non rilevabili nel sangue non trasmette il virus) e dalla PrEP (profilassi pre-esposizione con antivirali) potrebbe aver provocato un allentamento dell’attenzione nella prevenzione delle IST e, conseguentemente, un aumento di casi”.