La “call” che mette alla prova i medici
Messi da parte bisturi e stetoscopio, i medici di tutta Italia sono chiamati ad armarsi di penna (anzi di pc) per partecipare alla call «Parlo per esperienza». Un progetto che il network editoriale PreSa – dedicato alla Prevenzione e alla Salute – lancia per promuovere una corretta informazione su temi molto delicati e spesso affrontati in maniera “approssimativa”. L’idea, insomma, è quella di trasferire a tutti informazioni utili e certificate. «Parlo per esperienza» è dunque un progetto che in qualche modo mette alla prova i medici, sfidando la loro capacità di affrontare (tastiera alla mano) le patologie più diffuse, quelle che comportano maggiori problemi o quelle che solo pochi conoscono. Il tutto usando un linguaggio semplice e diretto. I medici sono infatti chiamati a «parlare per esperienza», ma con un linguaggio che potrà essere compreso con semplicità da chiunque vorrà approfondire l’argomento.
Come partecipare
Per partecipare al contest basta inviare il proprio articolo e il modulo di iscrizione all’indirizzo e-mail redazione@prevenzione-salute.it. L’articolo dovrà essere contenuto tra i 3.000 e i 4.000 caratteri spazi inclusi. Una commissione di esperti selezionerà i migliori 10 articoli che saranno poi pubblicati sul portale PreSa e, a discrezione della commissione, su altre testate giornalistiche regionali e nazionali in partenariato con il network. «Abbiamo deciso di coinvolgere gli“addetti ai lavori” – spiega il direttore scientifico di PreSa Marco Trabucco Aurilio – perché crediamo profondamente in un’informazione medico scientifica diversa, capace di svestire i panni della pretenziosità, mai il rigore scientifico, così da far arrivare ai cittadini messaggi chiari e sicuri». Trabucco Aurilio spiega che «oggi giorno è impensabile vivere il rapporto medico paziente nel ricordo del passato. Anni fa il medico parlava ad un paziente che era del tutto a digiuno di informazioni, che guardava al medico con deferenza e fiducia». Oggi le cose sono ben diverse, nel bene e nel male. Grazie a internet i pazienti di oggi sono molto più informati, ma spesso anche disorientati e tratti in inganno dalle fake news che spopolano sui social.
Cambio di passo
«Con questo progetto – aggiunge Trabucco Aurilio – vogliamo mettere il pallino al centro. Spingere i medici a comprendere l’importanza di una comunicazione diretta ed efficace, ma anche far comprendere ai lettori che esiste una differenza tra “fonti”. Una cosa è leggere un articolo certificato, tutt’altra è fidarsi della prima che si trova on line». Questa in fin dei conti è parte della mission di PreSa – Prevenzione e Salute, (prevenzione-salute.it) network di promozione della salute nato nel 2015 dalla collaborazione tra mondo dei media, universitario e associazionistico. Il progetto partendo dall’articolo 32 della Costituzione Italiana che individua la salute come fondamentale diritto dell’individuo e della collettività, vuole contribuire a promuovere la “cultura della prevenzione” nel Paese, attraverso la diffusione di contenuti dal linguaggio semplice ma conservando il giusto rigore scientifico. Dal 2015 sono stati diffusi tra carta stampata – web e social network migliaia di contenuti privilegiando tematiche legate alla prevenzione primaria, corretti stili di vita, malattie rare e disabilità. L’idea di misurarsi con la sfida di arrivare a solleticare l’attenzione e l’interesse dei lettori ha avuto un gran successo tra i camici bianchi, che a centinaia stanno inviando i propri articoli. Attenzione però, la candidatura potrà essere inviata fino al 23 dicembre 2018, entro le ore 23:59. Tutti gli articoli che arriveranno al di fuori della scadenza prevista non potranno essere presi in considerazione. Terminata la raccolta delle candidature, saranno selezionati 10 articoli in base alla qualità dello scritto e alla corrispondenza con le finalità del network PreSa. Clicca QUI e sfoglia lo Speciale Salute pubblicato dal Corriere del Mezzogiorno in collaborazione con PreSa