Invecchiamento cutaneo: chi ha avuto l’acne non avrà le rughe
Le cellule dell’acne, tanto odiate in età adolescenziale, fanno da scudo contro l’invecchiamento futuro. Ebbene sì, chi ha sempre pensato che i brufoli fossero un problema si sbagliava. Anche se i segni sul viso possono creare disagio, un nuovo studio ha stabilito che sul lungo tempo potrebbero portare dei vantaggi rispetto a chi non li ha mai avuti.
La scoperta rivelata da uno studio del King’s College London stabilisce che le cellule affette da acne sono dotate di una sorta di “scudo” contro l’invecchiamento.
Insomma, chi non ha mai avuto l’acne potrebbe fare i conti con le rughe da grande, mentre chi ne ha sofferto ha più probabilità di mantenere la sua lucentezza giovanile. Per arrivare a queste conclusioni, pubblicate sul Journal of Investigative Dermatology, i ricercatori hanno studiato i telomeri, ovvero quelle piccoli “cappucci” situati alle estremità dei cromosomi che proteggono il Dna da eventuali danni. I telomeri si accorciano con l’avanzare dell’età e alla fine diventano così corti che le cellule muoiono. Precedenti studi hanno trovato che gli uomini e le donne con i telomeri lunghi tendono a essere biologicamente più giovani rispetto ai coetanei con i telomeri più corti. In pratica, i telomeri sono considerati così importanti dalla comunità scientifica che chi li ha scoperti ha vinto il premio Nobel per la Medicina sette anni fa. Nel nuovo studio sono stati misurati i telomeri dei globuli bianchi di oltre 1.200 gemelli, tutti di sesso femminile, un quarto dei quali ha sofferto di acne. Ebbene, i telomeri sono risultati significativamente più lunghi in coloro che hanno avuto l’acne da adolescenti, anche quando sono stati presi in considerazione altri fattori, come l’età.
In un secondo esperimento i ricercatori hanno analizzato i campioni di pelle e hanno scoperto che un gruppo di geni coinvolti nella morte cellulare erano meno attivi in chi soffre di acne. Veronique Bataille, una delle autrici dello studio, ha commentato così:”è bello sapere che c’è un aspetto positivo nell’avere l’acne”.