Diagnosi precoce dei tumori: un test li individua con 4 anni di anticipo
Un test per diagnosticare il tumore con un anticipo di 4 anni rispetto alle tecniche attuali, che non permettono di individuare il tumore nei primissimi stadi del suo sviluppo: ecco i risultati di una ricerca rivoluzionaria che potrebbe cambiare radicalmente l’approccio alla lotta contro il cancro.
Si tratta di un esame del sangue, che permette di individuare molto precocemente alcuni dei tipi di tumore tra i più diffusi, come il cancro allo stomaco, all’esofago, al colon-retto, al fegato e al polmone.
Ci troviamo di fronte ai promettenti risultati di uno studio – pubblicato su Nature Communications – su questo nuovo test sperimentale, chiamato PanSeer, che riuscirebbe a identificare nel DNA di soggetti ancora asintomatici delle modifiche chimiche (metilazioni) che trasformano le cellule in direzione cancerosa.
La ricerca è stata condotta dall’Università della California di San Diego con la collaborazione di diverse università cinesi e, se il test diventasse un esame di routine, consentirebbe in futuro di anticipare la diagnosi del cancro, evidenziando i primi ‘segnali’ della sua comparsa. I pazienti avrebbero maggiori chance di sopravvivenza e sarebbero in grado di ricevere le cure in modo più rapido e incisivo.
Come funziona il test di diagnosi precoce dei tumori e risultati
PanSeer sfrutta il sistema della biopsia liquida, un tipo di analisi fatto sul DNA tramite prelievo di sangue che è in grado di individuare come marcatori del tumore le metilazioni del DNA stesso.
Lo studio –Taizhou Longitudinal Study – ha coinvolto circa 120 mila persone, arruolate tra il 2008 e il 2018. All’inizio sono stati raccolti i campioni di sangue di tutti i partecipanti, che sono stati monitorati nell’arco dei dieci anni. Ogni partecipante ha donato il sangue per la ricerca durante tutto il decennio, sottoponendosi a regolari controlli medici. Sono stati ottenuti circa 1,6 milioni di campioni. In caso di diagnosi positiva al cancro si è confrontato il sangue fino a quattro anni prima della comparsa dei sintomi.
Analizzando i risultati si è concluso che il test PanSeer è in grado di identificare le 5 più comuni e letali forme di cancro nel 95% dei campioni dei pazienti quando sono ancora asintomatici.
Dallo studio, in ogni caso, emerge non tanto la possibilità di “prevedere” una predisposizione al tumore, dato non quantificabile, ma la capacità di identificare i tumori in maniera precoce.
L’obiettivo finale sarebbe quello di eseguire regolarmente esami del sangue come questo durante i controlli sanitari annuali. Ma l’obiettivo immediato è quello di testare le persone a rischio più elevato, in base all’anamnesi familiare, all’età o ad altri fattori di rischio noti.
Si tratta, comunque, di uno studio che dovrà essere condotto su larga scala, i cui risultati potranno essere confermati solo tra qualche anno.
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