Cuore, un portale in aiuto degli specialisti che curano i cardiopatici affetti da Covid-19
Secondo quanto emerge dalla letteratura scientifica finora disponibile, i soggetti con malattie cardiovascolari pregresse e fattori di rischio cardiovascolare possono avere un rischio più alto di ammalarsi di Covid-19, oltre che una prognosi peggiore. La rapida evoluzione dei fenomeni connessi alla pandemia causata dal SARS-CoV-2 impongono una condivisione tempestiva e continua di informazioni ed esperienze cliniche provenienti da ospedali di diverse parti del mondo, per gestire al meglio questo tipo di pazienti. Per accelerare tale condivisione e allineare tutti gli operatori sanitari in cardiologia, nasce il nuovo portale “Covid e Cuore”, un’iniziativa dell’IRCCS Multimedica di Milano, realizzata con il contributo non condizionato di Daiichi Sankyo Italia.
Il portale sarà attivo per 6 mesi, con accesso riservato ai medici, e raccoglierà e si aggiornerà con la letteratura scientifica riguardante il rapporto tra SARS-CoV-2 e malattie cardiovascolari. “Le esigenze ospedaliere nella gestione di pazienti con Covid-19 stanno richiedendo, per gli operatori sanitari in cardiologia, l’acquisizione di competenze da altre discipline nonché la modulazione dei protocolli organizzativi e di gestione delle patologie e degli interventi cardiologici. – Ha spiegato Gian Franco Gensini, Direttore Scientifico IRCCS MultiMedica di Milano, e coordinatore del comitato scientifico del progetto COVID-19 e Cuore. – Questo strumento di condivisione nasce con l’obiettivo di mettere a fuoco gli elementi utili a comprendere il rapporto tra Coronavirus e le problematiche cardiovascolari connesse, contribuendo così a costituire una guida per assicurare la gestione più efficace e sicura per i pazienti e per il personale sanitario durante questa pandemia.”
Covid 19 e apparato cardiovascolare Sebbene nella maggior parte dei casi i sintomi da COVID-19 siano prevalentemente respiratori, ci sono report dai quali emergono quadri di insufficienza cardiaca acuta, aritmie, ipotensione, tachicardia e un alto numero di eventi concomitanti soprattutto nei pazienti ricoverati in terapia intensiva. Inoltre, una metanalisi di 6 studi includenti 1527 pazienti con SARS-CoV-2 ha riportato una prevalenza di ipertensione, malattie cardio- e cerebrovascolari e diabete rispettivamente del 17.1%, 16.4% e 9.7%. I pazienti che hanno richiesto ricovero in terapia intensiva erano più frequentemente affetti da queste comorbidità rispetto a coloro che non hanno richiesto ricovero in terapia intensiva. In un’ampia analisi condotta in Cina, è stata anche osservata una letalità più elevata in pazienti con malattie cardiovascolari (10.5%), diabete (7.3%) e ipertensione arteriosa (6.0%), rispetto a quanto osservato nella popolazione generale degli affetti da COVID-19 (2.3%). Alcuni dati iniziali sulla popolazione italiana sembrano confermare l’aumentato rischio di letalità in soggetti con queste comorbidità.
Questi e altri dati sono disponibili sul portale con la relativa bibliografia costantemente aggiornata e una sezione repository che raccoglie i commenti relativi ai più recenti articoli scientifici pubblicati nella letteratura internazionale. “Sono già emersi, ad esempio, alcuni elementi che spingono alla riflessione su alcune terapie farmacologiche utilizzate ampiamente nel trattamento delle malattie cardiovascolari, il cui impatto sulla patologia COVID-19 è ancora da definire compiutamente (ad esempio, ACE-Inibitori e sartani), o che potrebbero avere effetti e interazioni con terapie applicate a pazienti affetti da COVID-19 (esempio, beta-bloccanti), o ancora terapie proposte per COVID-19 con possibili ripercussioni cardiache (es: aritimie gravi da colchicina). Questa iniziativa, quindi vuole avere il ruolo di uno strumento snello, ed in continuo aggiornamento per i medici interessati a queste problematiche”, ha commentato Giuseppe Ambrosio, Direttore della Cardiologia dell’Università di Perugia e membro del Comitato di Coordinamento Scientifico di COVID-Cuore.
Covid e Cuore, le altre sezioni del portale
Oltre alla letteratura scientifica, il sito contiene anche una sezione webinar, con funzioni avanzate per la condivisione e votazione in tempo reale, uno spazio per sottoporre al comitato scientifico le proprie esperienze cliniche sul tema, e una sezione ‘domande e risposte’, attraverso le quali si mettono in evidenza gli aspetti principali dei rapporti tra SARS-CoV-2 e malattie cardiovascolari nella gestione del paziente con storia di malattie cardiovascolare a rischio di COVID-19 oppure del paziente con storia cardiovascolare che sviluppa questa nuova malattia, sia per quanto riguarda gli aspetti diagnostici che le interazioni farmacologiche; infine si mettono in rilievo aspetti organizzativi di tipo ambulatoriale e ospedaliero volti alla protezione del personale sanitario e dei pazienti.
L’indagine Delphi. Un altro aspetto interessante del progetto, è l’utilizzo dell’indagine “Delphi”, uno dei metodi più noti ed usati per guidare la formazione di un’opinione condivisa da un panel di esperti indipendenti, in mancanza di evidenze forti o linee guida strutturate, al fine di supportare le scelte al letto del paziente. Il raggiungimento di tale opinione condivisa richiede un metodo strutturato in più fasi, per raccogliere informazioni dal patrimonio conoscitivo di ciascun esperto in materia ed elaborare infine una conclusione operativa.
Il progetto “Covid e cuore” dispone di un comitato scientifico autorevole, coordinato da Gian Franco Gensini, Direttore Scientifico IRCCS MultiMedica, Milano, Giuseppe Ambrosio, Direttore Dipartimento di Medicina, Università di Perugia, IRCCS MultiMedica, Milano, Serafina Valente, Segretario Generale ANMCO, Direttore Cardiologia, AOU Le Scotte, Siena. La Faculty comprende specialisti in Cardiologia, Medicina Interna, Pneumologia, Infettivologia, Epidemiologia, Farmacologia, Immunologia, Gatroenterologia, Rianimazione, Medicina d’urgenza e altri settori.