Benessere: preghiere o meditazione cambiano la chimica del cervello
Ritiri spirituali dedicati alla preghiera o alla meditazione, in luoghi adatti, fanno incontrare la felicità. Infatti, bastano sette giorni con gruppi religiosi o di laici, per cambiare la ”chimica del cervello”, favorendo la produzione delle molecole naturali del benessere e della serenità, ‘serotonina’ e ‘dopamina’ (associate a buon umore, gratificazione, piacere). È quando viene dimostrato in una ricerca su 14 individui condotta presso la Thomas Jefferson University.
Il lavoro è stato pubblicato sulla rivista Religion, Brain & Behavior. Gli esperti hanno studiato il cervello di 14 partecipanti a una settimana di ritiro spirituale secondo gli insegnamenti di Sant’Ignazio da Loyola, settimana scandita dalle pratiche di ritiro, un insieme di meditazione e preghiere in un’atmosfera di raccoglimento e silenzio.
Dopo la settimana gli esperti hanno chiesto ai partecipanti di compilare dei questionari sul loro stato di benessere emotivo e fisico; inoltre ne hanno analizzato il cervello con esami ad hoc. Il risultato è sorprendente: ne è emerso che dopo il ritiro i partecipanti si sentono emotivamente più in equilibrio, fisicamente meglio, liberi da tensione e fatica. A ciò corrisponde nel cervello la super-produzione delle molecole del benessere e del piacere, dopamina e serotonina appunto. Resta da capire se vi sia in particolare un qualche aspetto delle pratiche di ritiro (che siano spirituali di preghiera o di meditazione) che favorisca il raggiungimento di questo ‘stato di grazia’, anche se è più probabile che l’effetto positivo sia il risultato dell’atmosfera stessa che vi si respira e dell’allontanarsi dai ritmi frenetici e stressanti della vita quotidiana.