Andrologo, tutti dovrebbero fare “un tagliando” a 18 anni
A 18 anni, oltre a prendere la patente e fare l’esame di maturità, i maschi italiani dovrebbero anche fare il “tagliando” dall’andrologo: la quasi totalità dei giovani oggi rischia problemi di fertilità per colpa di stili di vita scorretti legati al fumo o alla sedentarietà, o a causa di patologie non diagnosticate e non curate in maniera adeguata. Un esempio è il varicocele, ma ci sono anche le malattie sessualmente trasmesse. Ecco perché un check-up della salute sessuale dopo la pubertà è il modo migliore per intervenire prima che si siano instaurati problemi poi difficili da risolvere. L’importanza della partnership fra andrologo e biologo nell’infertilità maschile è fondamentale per valutare tutti gli aspetti di malattie compromettono la possibilità di avere figli. «In una coppia infertile su due le difficoltà dipendono dal maschio, ma il timore è che in futuro il dato possa perfino peggiorare sul versante maschile», spiega Alessandro Palmieri, presidente SIA e professore dell’Università Federico II di Napoli. Il prof spiega che il numero medio degli spermatozoi si è dimezzato negli ultimi 50 anni e gli italiani ipofertili, ovvero con meno di 15 milioni di spermatozoi e una motilità ridotta di almeno il 40%, sono ben 2 milioni.
SEDENTARIETÀ E FUMO
Il doppio di 30 anni fa. Molto incidono gli stili di vita sbagliati, a cui è esposta la quasi totalità dei giovani: la sedentarietà è infatti sempre più diffusa, così come le diete scorrette, il sovrappeso e l’obesità. Senza contare il ruolo negativo del fumo: tutte abitudini che possono e devono essere corrette in giovane età per evitare che impattino negativamente sulla fertilità. A questo si aggiungono malattie che possono comprometterla e che colpiscono fin dalla prima infanzia, dalla ritenzione testicolare alle infezioni ai testicoli, fino alla torsione del funicolo spermatico; in adolescenza può comparire un varicocele, che ugualmente minaccia la fertilità, e sono sempre più comuni fra i giovanissimi anche le malattie sessualmente trasmesse che provocando un’infiammazione delle vie seminali possono mettere a rischio la possibilità di avere figli.
DIAGNOSI PRECOCE
Queste condizioni sono facilmente diagnosticabili con una visita andrologica dopo la pubertà, ecco perché un controllo dal medico a 18 anni è sempre raccomandabile. Il medico poi potrà indirizzare verso test di screening più specifici, ma senz’altro sarebbe opportuno sottoporre tutti a uno spermiogramma: si tratta infatti di un esame semplice e poco costoso, in grado però di mettere a fuoco con una buona precisione eventuali disturbi della fertilità. La verità è che riconoscere precocemente le “spie” di problemi che minano la salute sessuale è essenziale per poter intervenire presto e bene. Dagli stili di vita scorretti alle patologie pericolose, tutte le minacce per la fertilità maschile possono essere agevolmente sventate o gestite senza che lascino strascichi. A patto però che ci sia una diagnosi precoce, grazie al “tagliando” dall’andrologo.