Allergia e ipersensibilità alle punture di zanzara: cosa c’è da sapere
La maggior parte delle persone non è allergica alle punture di zanzara, sviluppando una reazione lieve intorno alla zona della puntura, come gonfiore e prurito, che guarisce nel giro di qualche ora o al massimo qualche giorno, senza conseguenze.
Esistono però individui che, nel corso degli anni, sviluppano una vera e propria allergia alle punture di zanzara, nota come Sindrome di Skeeter: in questo caso il sistema immunitario reagisce in modo sproporzionato al fluido anticoagulante che la zanzara inietta nella cute con la sua puntura, producendo una quantità eccessiva di immunoglobuline specifiche (IgE e IgG 4).
Vediamo quali sono i sintomi, i soggetti più esposti e i possibili rimedi.
La sindrome di Skeeter è un disturbo piuttosto raro e nella maggior parte dei casi si manifesta in forme lievi. Per alleviare i sintomi si può usare il cortisone in forma topica, meglio se associato all’antibiotico, importante per scongiurare l’ingresso di eventuali batteri e germi nella cute.
I soggetti più esposti a questa allergia sono quelli con il sistema immunitario più fragile: i bambini, gli immunodepressi e le persone che visitano per la prima volta un luogo popolato da zanzare con le quali non sono mai venute in contatto.
La sintomatologia comprende pomfi molto gonfi, estesi e arrossati, che possono rilasciare liquidi acquosi, prurito e rossori che possono estendersi anche su tutto il corpo. Talvolta può comparire anche la febbre e i sintomi possono durare diversi giorni.
I rimedi prevedono l’utilizzo di cortisone e antibiotici in forma topica, cioè applicati direttamente sulle aree interessate, da usare sempre sotto il controllo del proprio medico fino all’attenuarsi dei pomfi. Il cortisone guarisce l’irritazione, facendo diminuire il prurito. L’antibiotico, invece, combatte i germi che possono penetrare nelle ferite aperte proprio in seguito allo sfregamento.
Quando il prurito è molto intenso, è possibile utilizzare un antistaminico. Nei casi più lievi, per contrastare il prurito e l’infiammazione può essere usata, soprattutto per i bambini, una pomata all’ossido di zinco. Se i sintomi sono più gravi e fastidiosi una pomata al cortisone può essere utilizzata anche per i più piccoli.
Dopo essere stati punti da una zanzara, quando i pomfi sono ancora evidenti, è bene non esporsi al sole o, se non se ne può fare a meno, è bene usare una crema solare con un adeguato filtro protettivo, per evitare che il calore e il sudore vadano a complicare la situazione, aumentando la sensazione di bruciore e il prurito.
L’unico modo per provare a evitare questi inconvenienti è cercare di prevenire le punture di zanzara. Esistono in commercio diversi spray, adatti ad adulti e bambini, alcuni specifici per i più piccoli, da spruzzare preferibilmente sui vestiti, non direttamente sulla pelle. Oppure i cerotti che rilasciano estratti vegetali sgraditi alle zanzare. Un altro modo per allontanare gli insetti è quello di assumere vitamina B tramite pastiglie: quando la vitamina viene espulsa dall’organismo col sudore, funziona come repellente contro le zanzare.