Siglata Carta italiana sul diabete urbano. Giornata mondiale 2017
“Per la prima volta viene firmata un’alleanza che mette insieme amministratori, mondo medico e della ricerca sul tema importante della lotta al diabete. Un’alleanza concreta su un’azione comune da applicare nei prossimi mesi e che, soprattutto, verrà portata all’attenzione del governo nazionale e di quello europeo. Grazie a questa best practice, l’Italia si candida a diventare il primo Paese europeo impegnato contro il diabete partendo proprio dai Comuni”. Lo ha sottolineato il vicepresidente dell’Anci e sindaco di Valdengo Roberto Pella. L’esponente dell’associazione dei comuni è intervenuto ieri mattina alla presentazione della Carta italiana sul diabete urbano, che è stata sottoscritta da Health city institute, gruppo di lavoro sull’Urban health di Anci, Istituto superiore di sanità di Anci, Istituto superiore di sanità , le società scientifiche della diabetologia (Amd-Associazione medici diabetologi e Sid-Societa’ italiana di diabetologia) e della medicina generale (Simg-Società italiana di medicina generale) e Cittadinanzattiva.
Il documento “Italian urban diabetes charter”, siglato in occasione della giornata mondiale del diabete 2017, si propone di delineare i dieci punti chiave per guidare le amministrazioni locali, di concerto con le istituzioni sanitarie, scientifiche e accademiche, nel promuovere strategie per migliorare l’informazione, la rete assistenziale, la prevenzione e la cura delle persone con diabete di tipo 2, limitando i costi sociali dovuti alle complicanze e alla mortalità.
“La vivibilità del pianeta è la più straordinaria delle sfide. E questa sfida si vince certamente con i grandi accordi mondiali ma anche – ha ribadito Pella – con tutte quelle iniziative che migliorano la qualità del nostro ambiente e dunque la vita quotidiana dei cittadini. La salute dei cittadini è una delle priorità dell’azione dei sindaci italiani e oggi gli amministratori locali sono chiamati a progettare soluzioni per migliorare i determinanti della salute nei contesti urbani e consentire ai cittadini di oggi e alle generazioni future”, ha concluso il coordinatore del gruppo di lavoro Anci sullo Urban health. La carta italiana sul diabete urbano va in questo senso.
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