Mieloma multiplo, l’importanza di “muoversi”
Fare presto, verrebbe da dire “muoversi”, è l’appello alla ricerca che arriva da parte di quanti sono affetti da una patologia per la quale con ci sono cure. “Muoversi”, quando si parla di Mieloma Multiplo è invece la parola d’ordine che i medici rivolgono ai pazienti, perché nell’affrontare la patologia il movimento e le attività motorie sono cruciali. Lo ha ricordato ai microfoni di Radio Kiss Kiss, in occasione delle pillole di salute proposte dal network editoriale PreSa, la dottoressa Maria Teresa Petrucci, dirigente Medico Azienda Policlinico Umberto I di Roma. «L’attività motoria è molto importante – ha detto – uno dei sintomi di questa malattia sono le fratture ossee, quindi verrebbe da immaginare che il paziente debba limitare al massimo i movimenti, non è così. Con adeguati presidi ortopedici, se necessario, è bene muoversi, praticare attività motoria, perché il trofismo muscolare e osseo è dato dal corretto movimento. Ovviamente si deve votare un tipo di movimento che possa essere traumatico e fare ginnastica in modo adeguato».
Ma cos’è il mieloma multiplo?
«È una neoplasia del sangue, la seconda per incidenza dopo il linfoma di Hodgkin. Solitamente questa malattia colpisce pazienti che hanno circa 70 anni, ma sempre più spesso vediamo pazienti sotto i 50 anni». Fondamentale, spiega la dottoressa Teresa Petrucci, è avere una diagnosi precoce. In questo modo è possibile evitare che si arrivi a complicanze anche molto gravi che coinvolgono gli organi come il fegato o i reni. Fortunatamente, per il mieloma multiplo la ricerca ha fatto passi da gigante negli ultimi 20 anni, mettendo a punto terapie meritare che consentono oggi di cronicizzare la malattia. «Sono certa – ha concluso la specialista – che nei prossimi anni assisteremo ad ulteriori scoperte e prima o poi anche per questa patologia avremo finalmente una terapia che possa essere risolutiva».
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