Inquinamento atmosferico e tumore ai polmoni: rischio cresce tra le donne non fumatrici
L’inquinamento atmosferico non è solo una minaccia per la salute in generale, ma aumenta in particolare il rischio di tumore ai polmoni, anche nelle donne che non hanno mai fumato. Il legame emerge da uno studio canadese che aggiunge nuove prove sui danni causati dallo smog. Il problema non riguarda solo i fumatori: anche coloro che non hanno mai acceso una sigaretta sono sempre più esposti a gravi rischi, a causa delle polveri sottili e del particolato. L’inquinamento, insomma, sembra avere un impatto sempre più diretto.
Impatto dell’inquinamento già noto da anni
Non è una sorpresa che lo smog causi tumori. Già nel 2013, l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ha classificato l’inquinamento atmosferico come cancerogeno certo per l’uomo. Le polveri sottili, note come PM2.5, sono tra i principali responsabili. Questo nuovo studio, condotto dai ricercatori del British Columbia Research Institute di Vancouver, si concentra in particolare sulle donne che non hanno mai fumato. Queste risultano essere più a rischio di sviluppare un carcinoma polmonare rispetto agli uomini. Il dato più significativo riguarda le pazienti con una mutazione del gene EGFR, che tende a essere presente in tumori diagnosticati in uno stadio molto avanzato. Questa scoperta dimostra che l’inquinamento non colpisce tutti allo stesso modo.
I numeri del tumore ai polmoni
Ogni anno in Italia circa 44mila persone ricevono una diagnosi di tumore ai polmoni, con 115 nuovi casi ogni giorno. Circa il 20% di queste diagnosi riguarda persone che non hanno mai fumato. Questo significa che circa 8.800 persone all’anno sviluppano un carcinoma polmonare nonostante non abbiano mai avuto il vizio del fumo. Questi numeri riguardano in gran parte donne. Non si può attribuire tutta la responsabilità all’inquinamento atmosferico, poiché èntrano in gioco anche altri fattori, come il radon, un gas radioattivo presente nel suolo, e l’esposizione all’amianto e ai metalli pesanti come cromo, cadmio e arsenico. Anche il fumo passivo continua a essere un fattore rilevante.
Le nuove ricerche sul legame tra inquinamento e tumori
Il nuovo studio canadese non è il primo a mettere in luce il legame tra inquinamento atmosferico e tumore ai polmoni. Gli studi su questo tema si sono moltiplicati negli ultimi anni. La relazione tra lo smog e malattie respiratorie come la bronchite cronica è ben consolidata, ma solo di recente è stato possibile raccogliere prove chiare del suo impatto in campo oncologico. In particolare, i dati raccolti su pazienti non fumatori con carcinoma polmonare hanno evidenziato che la mutazione di EGFR è più frequente tra le donne non fumatrici. Questi risultati confermano l’ipotesi che l’inquinamento possa essere un fattore determinante nello sviluppo della malattia anche in soggetti che non hanno mai fumato. Altri studi si concentrano sul radon, un gas che si forma dal decadimento dell’uranio nel suolo e nell’acqua. Uno studio europeo attualmente in corso sta cercando di chiarire il legame tra esposizione al radon e tumore ai polmoni.
Smog, radon e fattori genetici
Non è solo l’inquinamento atmosferico a pesare sul rischio, ma anche il radon e, in misura minore, l’ereditarietà genetica. Alcuni studi hanno indicato che esiste una predisposizione familiare al tumore ai polmoni, anche tra chi non fuma. Tuttavia, si tratta di una minoranza di casi, e la componente ereditaria è ancora oggetto di studio. Il ruolo del radon, invece, sembra sempre più rilevante. Questo gas si accumula in ambienti chiusi, soprattutto in aree con elevati livelli di uranio nel suolo, come alcune zone dell’Italia. È un rischio silenzioso e sottovalutato, che aumenta ulteriormente il pericolo per le persone che vivono in aree inquinate.
Il fumo passivo: rischio sottostimato
Anche chi non ha mai fumato può subire danni respirando il fumo altrui. Il problema riguarda soprattutto i bambini, che sono particolarmente vulnerabili agli effetti tossici delle sigarette. I dati sono chiari: il fumo passivo aumenta il rischio di tumore ai polmoni anche in persone che non hanno mai fumato.