Infarto: i sintomi nelle donne a cui prestare attenzione
I sintomi dell’infarto nelle donne si manifestano in modo diverso rispetto agli uomini. Il caso della giovane donna 28enne deceduta lo scorso febbraio, ha riportato alla luce una questione spesso ignorata: le donne sperimentano sintomi meno noti e, per questo, potrebbero non ricevere cure tempestive. I segnali femminili, infatti, non sono sempre associati al classico dolore toracico, che caratterizza i casi maschili, e possono passare inosservati o essere sottovalutati.
Donne: una su due è a rischio infarto dopo i 50 anni
Il rischio di infarto aumenta significativamente per le donne dopo la menopausa. I dati scientifici indicano che una donna su due, dopo i 50 anni, è a rischio senza saperlo. Le patologie cardiache tendono a svilupparsi lentamente, con sintomi che si evolvono nel corso di mesi o anni. Questo ritardo diagnostico può essere letale, poiché il tempo è un fattore cruciale quando si parla di attacchi cardiaci. Se la diagnosi ritarda, infatti, le possibilità di un trattamento efficace si riducono drasticamente.
Sintomi comuni ma poco riconosciuti
Gli uomini solitamente sperimentano un dolore intenso al torace che si irradia a braccia e schiena. Nelle donne, invece, l’infarto può manifestarsi con segni meno evidenti ma comuni, come mal di schiena, dolore al collo o alle spalle, nausea, sudori freddi e capogiri. Non essendo associati immediatamente a un attacco cardiaco, causano spesso ritardi nel trattamento. La stanchezza estrema, un altro sintomo femminile, viene spesso scambiata per semplice affaticamento.
Mal di schiena e dolore al collo tra i segnali comuni non riconosciuti
Uno dei sintomi più frequenti nelle donne è un mal di schiena che non si risolve con il riposo e può estendersi al collo e alle spalle. Il dolore toracico tipico negli uomini, che opprime il petto come una morsa, è invece meno comune nelle donne. Il dolore può irradiarsi anche allo stomaco, confondendo ulteriormente la diagnosi.
Nausea e sudori freddi: sintomi atipici ma frequenti
La nausea intensa, associata a sudori freddi improvvisi, può essere un altro segnale nelle donne. Questi sintomi sono spesso scambiati per disturbi gastrointestinali o stress. Le stesse donne tendono a sottovalutare questi segnali, arrivando in ospedale in ritardo rispetto agli uomini. Anche medici possono non riconoscere subito i sintomi atipici. Una diagnosi precoce, invece, è cruciale per ridurre i danni al cuore e aumentare le possibilità di sopravvivenza.
Stanchezza estrema, segnale da non ignorare
Un altro sintomo che spesso passa inosservato è la stanchezza estrema. Le donne possono sentirsi esauste senza una spiegazione apparente. Se la sensazione di affaticamento non è legato a sforzi fisici, può indicare un problema cardiaco. Quando questo sintomo si presenta insieme ad altri, come capogiri o dolori al torace, è opportuno rivolgersi subito al personale medico.
Menopausa e rischi cardiovascolari
Le malattie cardiovascolari rappresentano la principale causa di morte per le donne in menopausa. Superano anche le forme di tumore, incluso il cancro al seno. Le donne sviluppano malattie cardiache con un ritardo di circa 10 anni rispetto agli uomini, ma quando accade, la gravità dell’infarto è maggiore. I principali fattori di rischio includono obesità, ipertensione, diabete e colesterolo alto. Il fumo, inoltre, è un fattore aggravante che aumenta il rischio di infarto. La prevenzione, dunque, diventa essenziale per ridurre l’incidenza di eventi fatali.
Anziani e sintomi invisibili
Con l’avanzare dell’età, i sintomi possono diventare ancora più difficili da riconoscere, soprattutto negli anziani. Il dolore toracico può essere completamente assente e l’infarto può manifestarsi solo con affanno o difficoltà a espandere il torace. Vertigini, svenimenti e la sensazione di avere la testa leggera sono segnali che indicano una ridotta circolazione sanguigna al cervello. Anche le variazioni del battito cardiaco possono essere il preludio di un attacco imminente.
Prevenzione e diagnosi precoce
Il rischio di infarto può essere ridotto attraverso la prevenzione. Controllare regolarmente i fattori di rischio come la pressione alta, il colesterolo e il diabete, così come smettere di fumare e seguire uno stile di vita sano, riduce drasticamente il rischio.