Tempo di lettura: 2 minutiAl di là delle giuste rassicurazioni degli esperti a non creare allarmismo, il virus cinese (la nuova Sars, come molti l’anno chiamato) ha creato allarme in Europa e ora anche in Italia. E’ bene ribadire che nel vecchio continente non si sono verificasti casi, ma anche che nelle ultime settimane le misure di sicurezza nei porti e negli aeroporti con arrivi intercontinentali sono state rafforzate. In questi giorni si è anche riunita la task-force del ministero della Salute che ha il compito di coordinare ogni iniziativa relativa al fenomeno coronavirus 2019-nCoV. Il gruppo di coordinamento è composto dalla direzione generale per la prevenzione, dalle altre direzioni competenti, dai Carabinieri dei Nas, dall’Istituto superiore di sanità, dall’Istituto nazionale per le malattie infettive “Lazzaro Spallanzani” di Roma, dall’Usmaf (Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera), dall’Agenzia italiana del farmaco, dall’Agenas e dal Consigliere diplomatico.
PREVENZIONE
Nella prima riunione, si legge in una nota del ministero, è stato verificato che le strutture sanitarie competenti sono adeguatamente allertate a fronteggiare la situazione in strettissimo contatto con l’Organizzazione mondiale della Sanità e il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. È già attivo uno specifico canale sanitario per tutti i viaggiatori provenienti dalla città cinese di Wuhan. «Si è convenuto, inoltre, – si legge – di diramare ad istituzioni, enti e organizzazioni professionali interessati, una circolare predisposta dalla Direzione generale della prevenzione contenente indicazioni operative».
NAPOLI
Anche a Napoli, al Cotugno, l’allerta per il virus è massima. Non ci si aspetta di individuare dei casi, ma è bene essere pronti ad ogni evenienza . In Italia è attiva la rete di sorveglianza che si sovrappone a quella in funzione ogni anno per monitorare l’epidemia influenzale. In Campania il nodo di riferimento è l’azienda dei Colli con il Monaldi e il Cotugno, presidio monospecialistico, quest’ultimo, per le malattie infettive, con i rispettivi super laboratori attrezzati per la tipizzazione dei microrganismi. «Entro pochi giorni – avverte Luigi Atripaldi, dirigente responsabile del laboratorio del Monaldi – dal Ministero della Salute arriveranno i kit per la diagnosi precoce del microrganismo su base molecolare. In ogni caso sospetto bisognerà cercare il virus e nel caso di riscontro positivo mettere in atto specifici percorsi per il ricovero in isolamento».