Da Vinci, la chirurgia robotica del Polo Ospedaliero napoletano
Ve lo ricordate il maestro Miyagi in nel film Karate Kid? Era talmente abile da riuscire a prendere una mosca in volo con due semplici bacchette. Oggi in Piazza del Plebiscito a Napoli un robot chirurgico di ultimissima generazione si è “esibito” in qualcosa di altrettanto complesso: pelare un chicco d’uva. Solo un gioco per mostrare alla gente quanto sia incredibilmente preciso il robot da Vinci, precisione dettata anche dall’abilità del chirurgo, umano, che lo comandava.
[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=KlQYLliHPbM[/youtube]
L’iniziativa del GRIO, vale a dire del Gruppo Robotico Interdipartimentale Ospedaliero si inserisce nella kermesse Futuro Remoto e serve a mostrare a tutti quali sono alcune delle potenzialità di questi “chirurghi robot” e come funzionano. La tecnologia mostrata nel Tir del GRIO è già attiva nelle quattro principali strutture ospedaliere di Napoli (Cardarelli, Policlinico Federiciano, Monaldi e Istituto Pascale) e consente di offrire grandi vantaggi sia ai paziente sia ai chirurghi, ed intercettare la mobilità passiva per questa tipologia di interventi eseguiti fuori dalla regione Campania.
L’obiettivo del GRIO è quello di mettere in rete le esperienze di chirurgia robotica dei quattro ospedali e promuove un percorso di formazione a tutti i livelli, utilizzando l’esperienza clinica comune e le risorse del Centro di Biotecnologie del Cardarelli. I progetti di ricerca sono in stretta collaborazione col Centro ICAROS della Federico II. Per far conoscere questa realtà ai cittadini si è scelto di portare queste tecnologie a Futuro Remoto, dove il robot chirurgico da Vinci si è cimentato, guidato da un chirurgo molto esperto, nel difficilissimo compito di sbucciare un chicco d’uva. Solo un gioco, naturalmente, per far comprendere quale sia la precisione e l’incredibile manovrabilità di questo strumento.
Raffaele Nespoli