Riscaldamento globale, a rischio la fertilità maschile
Cos’ha a che fare il riscaldamento globale con la fertilità maschile? Apparentemente nulla, e invece dalla Società Italiana di Andrologia (SIA) arriva un allarme chiaro: il numero medio degli spermatozoi degli uomini oggi è dimezzato rispetto a quarant’anni fa e un italiano su dieci è ormai infertile, oltre che dall’inquinamento ambientale, potrebbe dipendere anche dal cambiamento climatico. Un dato che si accompagna ad un dato molto preoccupante, il decremento delle nascite registrato nel 2020 nel nostro paese: poco più di 400mila nuovi nati. Tornando al dato messo in luce dagli androloghi, è un dato ben noto che la temperatura troppo alta può avere effetti negativi sulla capacità degli uomini di procreare.«Gli studi sugli animali, per esempio su farfalle e coleotteri, mostrano che l’aumento delle temperature sta probabilmente contribuendo all’estinzione di alcune specie perché l’apparato riproduttivo maschile e gli spermatozoi in particolare sono molto sensibili al caldo», spiega Alessandro Palmieri, presidente SIA e professore di Urologia Università Federico II di Napoli.
L’ESIGENZA DI UN CONTROLLO
«In alcuni casi la produzione di spermatozoi è stata vista calare di tre quarti e la capacità di fecondazione è crollata: solo un terzo degli spermatozoi resta vitale, la maggioranza muore prima di arrivare a fecondare il gamete femminile. Per di più gli effetti negativi si tramandano anche sulla prole eventualmente generata che risulta meno fertile, con un 25% di riduzione delle capacità riproduttive». Anche se questo allarme potrebbe sembrare eccessivo, si deve considerare che l’aumento di un grado della temperatura ambientale accresce di 0,1 C la temperatura scrotale che può compromettere la fertilità. Le difficoltà di tanti uomini ad essere fertili sono ormai un dato sul quale riflettere e non è credibile che le cause siano tutte da rilevarsi solo nel fumo, nell’inquinamento ambientale o nelle infezioni sessuali. Per gli esperti non ci sono dubbi: il riscaldamento globale può contribuire a una riduzione degli spermatozoi. Ecco perché un controllo dall’andrologo può servire a capire come proteggere la salute sessuale maschile anche dalle minacce esterne, con test diagnostici di laboratorio come ad esempio l’esame del liquido seminale che permette di ottenere informazioni utili sullo stato di salute degli spermatozoi.