Pericardite, cos’è e come si cura?
Il mondo politico e non solo si è stretto attorno al ministro della Difesa Guido Crosetto, colto da una pericardite e ricoverato d’urgenza in ospedale nella notte tra il 12 e il 13 febbraio. Solo una forma lieve, per fortuna, è il responso degli specialisti a seguito dei necessari accertamenti. Ma cos’è la pericardite? Si tratta di un’infiammazione del pericardio, membrana che avvolge il cuore. Questa condizione, se trattata tempestivamente, ha un decorso benigno, ma può causare recidive. Scopriamo insieme i sintomi, le cause e le terapie per affrontare questa patologia.
Sintomi da non sottovalutare
Il dolore toracico è uno dei sintomi più comuni della pericardite, con il 5% degli accessi al pronto soccorso dovuto a questo sintomo. Questo dolore, spesso confuso con un infarto, si manifesta nella parte anteriore del torace e può irradiarsi alla spalla e al braccio sinistro. Tuttavia, un segno distintivo è che il dolore tende a diminuire quando il paziente si siede inclinando il busto in avanti, mentre si intensifica quando è sdraiato. Altri sintomi sono poi la dispnea, le palpitazioni e talvolta la febbre. Sintomiche possono manifestarsi anche dopo infezioni virali come l’influenza o il Covid.
Cause e possibili terapie
Le cause della pericardite possono essere varie, dall’infezione virale o batterica a malattie autoimmuni o precedenti interventi cardiaci. Tuttavia, in molti casi, la causa rimane sconosciuta. Il trattamento coinvolge l’uso di farmaci anti-infiammatori non steroidei o aspirina, inizialmente ad alte dosi e poi scalati gradualmente. Per prevenire le recidive, può essere prescritta anche la colchicina. Nei casi in cui i pazienti non rispondono alla terapia con anti-infiammatori, i corticosteroidi possono essere una soluzione alternativa.
Conclusione
La pericardite, sebbene possa destare gravi preoccupazioni a causa dei sintomi che imitano quelli di un infarto, è una condizione trattabile e gestibile. È importante consultare un medico se si sospetta di avere questa condizione, poiché il tempestivo riconoscimento dei sintomi e il trattamento adeguato possono prevenire complicazioni e recidive. Come sempre, la consapevolezza e la comprensione della malattia possono contribuire a migliorare la qualità della vita dei pazienti che ne sono affetti.