Perché la variante Omicron potrebbe non essere un male
La cosiddetta variante “Omicron” del SARSCoV2 ha generato un grandissimo allarme a livello mondiale, del resto gli esperti hanno subito potuto verificare una capacità di contagio mai vista prima, grazie alla quale Omicron diventerà prevalente in pochissimo tempo. Tenera alta la guardia, insomma, è fondamentale, soprattutto sino a quando gli scienziato non avranno capito se questa variate può essere più pericolosa e se può addirittura “bucare” i vaccini. Ma cosa sappiamo sino ad ora di Omicron? Stando all’ultimo rapporto dell’Ecdc le notizie non sarebbero così negative, anzi. I casi di variante Omicron confermati in Europa mostrerebbero sintomi lievi o addirittura sarebbero asintomatici. E comunque senza alcun decesso. Questo non significa poter cantare vittoria contro il Covid, ma di certo è un dato che può farci cautamente sperare di essere agli albori di una nuova fase, nella quale sarà più semplice convivere con il virus. Secondo alcuni autorevoli virologi, la nuova variante avrebbe infatti acquisito un ‘pezzetto’ del virus del raffreddore comune, ragione per la quale presenterebbe sintomi più lievi. Su Facebook, che ormai è diventato anche luogo di divulgazione da parte di virologi ed esperti, Matteo Bassetti (direttore della Clinica di malattie infettive all’ospedale policlinico San Martino di Genova) scrive: «Dopo poco più di una settimana da quando è diventata famosa in tutto il mondo grazie a ricercatori del Massachusetts sappiamo qualcosa in più sulla variante Omicron. La nuova variante che ha terrorizzato forse ingiustamente il mondo, ha acquisito un ‘pezzetto’ del virus del raffreddore comune. Ecco spiegato perché darebbe quadri clinici più lievi, rispetto alla Delta, molto simili al raffreddore». Dunque, se queste osservazioni si dovessero rivelare corrette, potremmo essere veramente al cospetto di una svolta. Ma attenzione, i vaccini sono ancora la sola arma che abbiamo contro il Covid e sono fondamentali.
I VACCINI
A testimoniarlo è sempre Bassetti, che in nuovo post aggiunge: «(…)Oggi per me è una giornata triste perché, dopo 3 mesi in rianimazione, è morto un mio conoscente di 62 anni per le complicanze del Covid che, sbagliando, non si era vaccinato. Perché non si era vaccinato? Perché l’Italia è piena di cattivi maestri. Sento dire che gli italiani sono scettici sui vaccini per colpa dei social. Non è vero. La colpa più grande della campagna anti-vaccini e antiscientifica è di alcuni personaggi, soprattutto giornalisti, scientificamente e intellettualmente disonesti che purtroppo occupano con arroganza e ignoranza da ormai 4 mesi tutte le trasmissioni televisive e radiofoniche. Credo sia inaccettabile continuare così. Queste persone hanno sulla coscienza la morte di molte persone. Questo atteggiamento è pericoloso per l’Italia, per il sistema sanitario e per tutti i cittadini. Ora basta». Al di là della polemica contro alcuni esponenti del mondo dell’informazione, il messaggio che arriva chiaro è quello di un nuovo e continuo appello alla vaccinazione. Solo il tempo potrà dirci se Omicron si rivelerà più mansueta e meno pericolosa, ma intanto la certezza è che il vaccino salva la vita.