Pancreas, quali sono i casi ad alto rischio
I controlli regolari possono essere fondamentali quando si parla di cancro. Questo vale ancora di più per un tumore difficile da trattare come quello del pancreas. A confermarlo sono i risultati del programma “Cancer of Pancreas Screening-5” (CAPS-5), da poco pubblicati sulla rivista Journal of Clinical Oncology. “Il tumore del pancreas è una malattia ancora letale in molti casi e spesso viene diagnosticata in fase già avanzata, quando le terapie sono poco efficaci” spiegano gli autori, coordinati da Michael Goggins del Johns Hopkins Medical Institutions di Baltimora, negli Stati Uniti. La sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi per questo tipo di tumore è particolarmente bassa. Si attesta in Italia intorno all’11 per cento per gli uomini e al 12 per cento per le donne.
Lo studio
Lo studio prospettico CAPS-5 ha coinvolto 1.461 persone ad alto rischio di sviluppare un tumore del pancreas. I partecipanti hanno seguito un programma di sorveglianza specifico. I soggetti ad alto rischio, nei programmi CAPS, sono considerati gli individui portatori di specifiche alterazioni genetiche tipiche di sindromi ereditarie (per esempio, varianti nei geni BRCA, PALB2, ATM, o diagnosi di sindrome di Lynch) e con una storia familiare di malattia. Sono ritenuti ad alto rischio anche quelli che hanno raggiunto i limiti di età stabiliti per poter entrare nel programma di controllo. Lo scopo principale dello studio CAPS-5 era comprendere se l’attività di sorveglianza influenza lo stadio in cui viene diagnosticato un eventuale adenocarcinoma duttale del pancreas (PDAC). Lo spiegano Goggins e colleghi, che hanno inoltre confrontato i nuovi dati con quelli ottenuti nelle precedenti versioni degli studi CAPS, iniziati nel 1998.
I risultati
I risultati indicano che il programma di controlli funziona piuttosto bene. “Nello studio CAPS5 sono stati diagnosticati 10 PDAC: 7 in stadio iniziale (stadio I), due in stadio III e solo uno in fase avanzata (stadio IV)” scrivono gli autori, precisando che quest’ultimo riguardava un paziente che era uscito dal programma di sorveglianza. Allargando lo sguardo ai precedenti studi CAPS, il risultato non cambia, anzi rafforza l’idea dell’importanza dei controlli per le persone ad alto rischio. Il 58 per cento dei tumori identificati nel gruppo che si sottoponeva ai controlli era in stadio I e solo il 5 per cento in stadio IV, mentre i tumori diagnosticati al di fuori del programma di sorveglianza erano in stadio IV nell’86 per cento dei casi.
Sopravvivenza dopo la diagnosi di tumore al pancreas
La sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi, per i pazienti che hanno aderito al programma di sorveglianza, è arrivata al 73 per cento. “A questo punto servono ulteriori studi per definire meglio quali strumenti di sorveglianza sia opportuno utilizzare sul lungo periodo e per valutare il ruolo di nuovi biomarcatori in fase di studio” concludono i ricercatori.