Minacce all’infermiera simbolo del V Day
È stata insultata e minacciata via social per essere stata la prima a farsi vaccinare in Italia e per aver promosso con il proprio esempio la diffusione dei vaccini. Questa pagina di cronaca che non avremmo mai voluto raccontare riguarda la giovane Claudia Alivernini, l’infermiera dello Spallanzani prima a essersi sottoposta al vaccino anti-covid in Italia. Dopo il V Day sul suo profilo si sono moltiplicate commenti deprecabili. Una situazione che chiaramente ha creato un grande stress alla diretta interessata e che l’ha preoccupata non poco. La giovane infermiera ha così deciso di cancellato i suoi account social e sta valutando, secondo quanto riportato da Il Messaggero, una denuncia alla Polizia Postale. Non solo: oltre agli insulti dei no vax, fioccano i falsi profili creati a suo nome. Un vero e proprio attacco nei confronti della giovane infermiera, diventata simbolo in Italia del Vaccine Day.
SOLIDARIETA’
Fortunatamente, unico aspetto positivo di questa brutta storia, in favore di Claudia c’è stata una vera e propria levata di scudi. Tra gli altri, la Fp Cgil ha espresso «tutta la nostra solidarietà e il nostro sostegno all’infermiera dello Spallanzani di Roma, Claudia Alivernini, la prima vaccinata contro il coronavirus in Italia, oggetto di una aggressione inaccettabile sui social network. Le gravissime minacce di morte che le sono state rivolte nulla hanno a che vedere con la libertà di opinione o di critica ma rappresentano solo atti ignobili e vili. Claudia è esempio di come gli operatori sanitari tutti siano stati, siano e saranno, in prima linea nell’affrontare l’emergenza pandemica. Che gli operatori sanitari siano tra i primi destinatari del vaccino, è segno della centralità e dell’importanza riconosciuta a chi lavora al servizio della salute di tutti, quindi della complessiva necessità di investire e potenziare il sistema sanitario con più assunzioni e maggiore sicurezza». Il sindacato evidenzia poi “il bisogno che si colmi il vuoto, accumulato in questi giorni di ritardo, in termini di corretta e capillare informazione, da parte di tutte le istituzioni e le autorità competenti, rispetto alla sicurezza e alle modalità di somministrazione del vaccino, all’organizzazione della campagna vaccinale e alla necessità di garantire che il nostro paese, quanto più in fretta possibile, possa guardare a una prospettiva di sicurezza per la salute e di ripresa economica».
NAPOLI
Una bruttissima pagina di cronaca che fa tornare di strettissima attualità le parole del vice presidente dell’Ordine dei Medici di Napoli, candidato per la lista Etica alle prossime elezioni ordinistiche, Bruno Zuccarelli. Proprio lui nei giorni scorsi ha anticipato che l’Ordine dei Medici di Napoli è pronto a fare la propria parte per una campagna di informazione. «Credo che in questa fase – conclude – i cittadini abbiano bisogno non solo di strutture sicure alle quali rivolgersi, ma anche di una guida chiara. Solo con informazioni chiare si potrà ottenere la fiducia che serve e si potranno arginare le tante false notizie che già circolano e che di certo aumenteranno con l’andare delle settimane».