Laurea conseguita in carcere. Il premio “Sulle Ali della Libertà”
Si chiama “Sulle ali della libertà“, la prima edizione del premio nazionale nato per promuovere la cultura negli istituti di pena. Oggi le ministre Fedeli e Lorenzin consegnano il premio al detenuto della Casa circondariale di Rebibbia per aver conseguito in carcere la laurea in Antropologia Culturale e il dottorato in Teoria e ricerca sociale.
L’evento è promosso e ideato dall’Associazione Isola Solidale, che a Roma da oltre 50 anni accoglie i detenuti (grazie alle leggi 266/91, 460/97 e 328/2000) che si trovano agli arresti domiciliari, in permesso premio o che, giunti a fine pena, si ritrovano privi di riferimenti familiari e in stato di difficoltà economica. Una laurea o una specializzazione sono un’ottima opportunità da cui ripartire.
L’iniziativa, che ha ottenuto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la Medaglia di rappresentanza, riconoscimento che viene attribuita a iniziative ritenute di particolare interesse culturale, scientifico, artistico, sportivo o sociale, è patrocinato dal Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, Ministero di Grazia e Giustizia, Ministero della Salute, dalla Regione Lazio, dalla Comunità ebraica di Roma, da Roma Capitale, dalle ACLI di Roma, dal Coordinamento nazionale degli Operatori per la Salute nelle Carceri Italiane (Co.N.O.S.C.I.), dalla Fondazione Ozanam, dall’associazione Antigone e da FIDU (Federazione Italiana Diritti Umani).