Gatti stressati dallo smart working dei padroni
Gatti fortemente sotto stress a causa della pandemia, anzi a causa dello smart working dei loro padroni. Quella che potrebbe sembrare una fake news, è invece una notizia di portata internazionale, rilanciata persino dal Times e ripresa dal Daily Mail. A parlare sono alcuni esperti di salute animale britannici che hanno messo in evidenza un aspetto della pandemia al quale in pochi, o quasi nessuno, aveva pensato. Con l’avvento del Covid moltissime persone sono rimaste a casa per effetto delle restrizioni, diventano inseparabili dai loro cani e dai gatti, che hanno iniziato a ricevere più attenzione che mai. Se i primi ne hanno giovato in pieno, e anzi ora in parte soffrono del parziale o totale rientro a lavoro dei loro “amici umani”, i secondi, notoriamente più indipendenti, lo hanno trovato un po’ troppo da sopportare.
SINTOMI INSOLITI
Cats Protection, un ente di beneficenza che si dedica al salvataggio e al reinserimento dei gatti, oltre ad educare le persone al loro benessere, ha affermato che molti gatti stanno faticando. «Sembrerebbe che alcuni gatti possano essere diventati più stressati in casa durante la pandemia – ha detto una portavoce al Times – i cambiamenti alla routine di un gatto hanno sempre il potenziale per causare stress, poiché sono creature abitudinarie. Inoltre, i luoghi sicuri o tranquilli in cui un gatto avrebbe potuto fuggire in casa in precedenza potrebbero essere stati ripensati come ufficio a casa, quindi l’animale non ha più un posto simile». Nei gatti, secondo gli esperti, si osservano diverse condizioni legate allo stress che non erano così comuni prima del lockdown. Ad esempio, vesciche ostruite nei felini maschi con sintomi che includono il non urinare o lo sforzo a farlo o ancora l’andare in luoghi insoliti. O la cistite in gatti maschi e femmine, divenuta più comune negli ultimi 18 mesi. Il consiglio è creare nascondigli per i gatti per addolcire i loro stati d’animo e mettere cibo, acqua e lettiere in zone tranquille.