Fertility Day, per il web la campagna è razzista
Fertility day, è nuovamente bufera. Ora il caso sta diventando grottesco. Dopo le polemiche piovute sulla prima campagna voluta dal Ministero, ora il web si è scatenato sulla seconda versione che conterrebbe un presunto messaggio razzista. L’immagine incriminata è stavolta quella rivolta agli stili di vita, un opuscolo nel quale si vedono due immagini affiancate. Il problema è che a rappresentare le buoni abitudini campeggia la foto di quattro ragazzi bianchi, sorridenti e in buona salute. Nella seconda, quella dei ”cattivi compagni” c’è invece la foto di alcuni ragazzi di colore con tanto di capigliatura rasta. Apriti cielo.
Immediata la reazione del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin che «ha dato mandato ai propri Uffici di accertare perché l’immagine visionata e vidimata dal Gabinetto non corrisponda esattamente a quella apparsa sul sito». E per ora a farne le spese è stato il direttore generale per la comunicazione del Ministero al quale è stato revocato l’incarico.
Intanto su Twitter si è scatenata una vera battaglia a colpi di hushtug, tra quanti ironizzano sulle capacità dello staff che si è occupato della comunicazione del Fertility Day e chi invece parla di un’occasione persa. Le stesse immagini contestate oggi erano peraltro state usate per un’altra campagna Usa contro le droghe, mentre quella dei giovani ragazzi bianchi era stata usata per la pubblicità di uno studio dentistico.
Il caso è arrivato addirittura a far discutere la stampa estera. In particolare è il The Guardian a titolare «Racist booklet generates more controversy for Italy’s fertility day». Insomma, al di là delle buone intenzioni il Fertility Day è stato un vero e proprio flop mediatico. O no? Nel marasma di commenti che sta seguendo la nuova creatività c’è anche chi afferma che una campagna così non se la scorderà più nessuno. Come dargli torto.