Così il Pascale abbatte le liste d’attesa
In un momento particolarmente pesante per l’assistenza in Campania (ieri al Cardarelli è stato necessario attivare l’unità di Crisi per il superafflusso), il Pascale di Napoli prova a fare qualcosa per ridurre le liste d’attesa. I punti sui quali il direttore generale Attilio Bianchi è intervenuto sono essenzialmente due: nuovo personale e messa in funzione del terzo acceleratore lineare. In questo modo la Radioterapia potrà trattare 80 pazienti ogni giorno, a fronte dei 55 del 2016 e la lista d’attesa, a fronte dei due mesi registrati fino al dicembre scorso, scende a 3 settimane. «Tempo assolutamente congruo per patologie di questa gravità» sottolinea Paolo Muto, direttore della Radioterapia. Naturalmente i pazienti che devono essere sottoposti a trattamento per metastasi, sono inseriti in un percorso preferenziale riservato. «Per questi pazienti – continua Muto – i tempi di attesa si riducono a massimo tre giorni dalla prima visita». Oggi i tre acceleratori lineari funzionano dalle 8 alle 15. L’obiettivo è di estendere il servizio sino alle 20.
Nuove assunzioni
Nelle prossime settimane, si procederà, all’acquisizione di due medici e di tre tecnici di radiologia, nel rispetto delle procedure di mobilità previste dalla legge. Il direttore generale ha anche adottato un provvedimento che dal 9 gennaio fa aumentare le sedute operatorie. Si opera dalle 15 alle 18, con una seduta aggiuntiva che riguarda per ora i reparti laddove le liste d’attesa sono più congestionate. In particolare Senologia, maxillo Facciale, Urologia, Colonrettale, Epatobiliare e , in misura ridotta, la chirurgia muscoloscheletrica. Solo in un secondo momento verrà assegnata una seduta aggiuntiva anche alle chirurgie dell’addome, tiroide, cute e tessuti molli, gastropancreatica e ginecologia.
Si volta pagina
«Questo è solo l’inizio – dichiara il Direttore Generale – di un percorso che, grazie alle elevatissime professionalità e al senso di responsabilità dimostrato da tutto il personale e dalle rappresentanze sindacali, unitamente alla sensibilità dimostrata dal Governatore de Luca con la stipula del nuovo protocollo di intesa consentirà all’Istituto di ribadire la propria centralità nella assistenza e della ricerca in oncologia». Il progetto sperimentale deliberato a inizio anno si avvale dei fondi ALPI accantonati dall’Istituto e destinati proprio all’abbattimento delle liste d’attesa.