Coronavirus e scuola: cosa succede ai bambini con sintomi correlabili al COVID-19
Nelle ultime ore ha iniziato a diffondersi in maniera virale sui social un post in cui si sostiene che, nel caso in cui il proprio figlio manifesti sintomi compatibili con il COVID-19, il genitore non avrà la possibilità di andare a prendere il bambino, il quale sarà prelevato in maniera forzosa da parte dell’autorità sanitaria competente.
La notizia è stata smentita prontamente da un comunicato dell’Istituto Superiore della Sanità, che ha precisato che “è la figura del genitore che è chiamata a gestire tutti i percorsi”.
Anche il Ministero dell’Istruzione ha dichiarato che si tratta di una bufala:
“Sta purtroppo girando una grave fake news su cosa accade quando si deve gestire un alunno che, all’interno dell’istituto scolastico, mostra sintomi compatibili con l’infezione da COVID-19. Si arriva a sostenere che ai genitori non sarà permesso prelevare i propri figli e che questi saranno affidati all’autorità sanitaria. Niente di più falso, ovviamente”.
Il Protocollo di sicurezza per le riapertura delle scuole firmato dal MIUR prevede, invece, “che la persona interessata venga immediatamente isolata e dotata di mascherina chirurgica, e che si provveda al ritorno, quanto prima possibile, al proprio domicilio, per poi seguire il percorso già previsto dalla norma vigente per la gestione di qualsiasi caso sospetto.”
Il protocollo cita inoltre che ”per i casi confermati le azioni successive saranno definite dal Dipartimento di prevenzione territoriale competente, sia per le misure quarantenarie da adottare previste dalla norma, sia per la riammissione a scuola secondo l’iter procedurale altrettanto chiaramente normato.
La presenza di un caso confermato necessiterà l’attivazione da parte della scuola di un monitoraggio attento da avviare in stretto raccordo con il Dipartimento di prevenzione locale al fine di identificare precocemente la comparsa di possibili altri casi che possano prefigurare l’insorgenza di un focolaio epidemico.
In tale situazione, l’autorità sanitaria competente potrà valutare tutte le misure ritenute idonee.
Questa misura è di primaria importanza per garantire una risposta rapida in caso di peggioramento della situazione con ricerca attiva di contatti che possano interessare l’ambito scolastico.
Sarebbe opportuno, a tal proposito, prevedere, nell’ambito dei Dipartimenti di prevenzione territoriali, un referente per l’ambito scolastico che possa raccordarsi con i dirigenti scolastici al fine di un efficace contact tracing e risposta immediata in caso di criticità”.
“Gli esercenti la potestà genitoriale, in caso di studenti adeguatamente e prontamente informati, si raccorderanno con il medico di medicina generale o pediatra di libera scelta per quanto di competenza. Nel contesto delle iniziative di informazione rivolte agli alunni, genitori e personale scolastico sulle misure di prevenzione e protezione adottate, si ravvisa l’opportunità di ribadire la responsabilità individuale e genitoriale.”
Nel sito del Ministero dell’Istruzione è presente una sezione dedicata alla ripresa della scuola a settembre, con le informazioni in continuo aggiornamento.